Mercoledì, 25 Settembre 2013 16:18

Agli Oscar con "La grande bellezza"

di 
La scena tagliata del film "La grande bellezza"

L'Italia concorrerà per l'Oscar per il miglior film in lingua non inglese con "La grande bellezza", che lascia a casa “Midway tra la vita e la morte” di John Real; “Miele” di Valeria Golino; “Razza bastarda” di Alessandro Gassman; “Salvo” di  Antonio Piazza e Fabio Grassadonia; “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi e “Viva la libertà” di Roberto Andò. Lo ha deciso la commissione dell'Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), in rappresentanza dell'Academy of Motion Pictures Arts and Sciences.

''Per me è una grande soddisfazione - ha dichiarato all'Ansa il regista Paolo Sorrentino - So che è una strada lunga e difficile, ma faremo di tutto: proiezioni, cene e promozioni''. Insomma si mette in moto la macchina delle pubbliche relazioni e della mondanità raccontata nel film per conquistare il traguardo. Solo il 16 gennaio 2014 sarà dato l’annuncio dei cinque titoli che parteciperanno agli Oscar per il miglior film in lingua non inglese. La cerimonia di premiazione dell'ottantaseiesima edizione si svolgerà domenica 2 marzo 2014.

Per la gioia (speriamo) di chi legge riportiamo uno dei tanti dialoghi esemplari del film e il video di una delle scene tagliate dalla versione definitiva uscita nelle sale, utili per richiamare alla memoria le emozioni vissute in sala.

Dialogo tra Jep Gambardella (Toni Servillo) e la performer Talia Concept (Anita Kravos), che si esibisce in "una testata nel muro".

TALIA: Le è piaciuta la performance?
JEP: A tratti. Quella testata violenta mi ha fatto capire molte cose. Allora, cominciamo dall’inizio.
TALIA: E perché non dalla fine? Sa, Talia Concept è una gran provocatrice.


JEP: Non sprechi energie. Ci sono cose più importanti che provocare me. E comunque parlare di sé in terza persona sta diventando un’abitudine insostenibile. Cosa legge lei?
TALIA: Non ho bisogno di leggere. Vivo di vibrazioni. Spesso di natura extra sensoriale.
JEP: Abbandonando per un istante l’extra sensoriale, cosa intende per vibrazioni?
TALIA: Come si fa a spiegare con la volgarità della parola la poesia della vibrazione?
JEP: Non saprei. Ci provi.
TALIA: Io sono un’artista. Non ho bisogno di spiegare un cazzo.
JEP: Bene, allora scrivo: sostiene di vivere di vibrazioni, ma non sa cosa sono.

[…]

TALIA: Parliamo dei maltrattamenti che ho subito dal fidanzato di mia madre.
JEP: No. Prima voglio sapere cos’è una vibrazione.
TALIA: È il mio radar per intercettare il mondo.
JEP: Vale a dire?
TALIA: Lei mi ha rotto i coglioni. È un provocatore.
JEP: La provocatrice non sopporta il provocatore. Si chiama fascismo.
TALIA: Io fascista? Vaffanculo.

Ultima modifica il Mercoledì, 25 Settembre 2013 16:39

Articoli correlati (da tag)

Chiudi