Lunedì, 30 Dicembre 2013 11:56

Andrea Segre con "La prima neve" per "L'Aquila sono anch'io"

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Un incontro pubblico con il regista Andrea Segre aprirà il 4 gennaio il programma di iniziative del progetto "L'Aquila sono anch'io", dedicato alla sensibilizzazione e al confronto sui temi dell'integrazione culturale e dell'accoglienza.

Segre sarà ospite delle associazioni promotrici dell'evento dalle 18.00 nella sala del Gran Sasso Science Institute (ex Isef) con il suo ultimo film "La prima neve", presentato al Festival di Venezia lo scorso settembre, mentre la stessa sera, alle 21.00 presso l'Auditorium del Conservatorio "Casella", suonerà "La piccola Bottega Baltazar" che ha curato le musiche del film.

La scelta di affidare al regista veneto il compito di introdurre il pubblico ai temi dell'integrazione tra diverse culture rende merito ad una filmografia che, fin dagli esordi, ha prestato molta attenzione alle "esistenze di confine" come con le pellicole "Sangue verde" e "Mare chiuso".

"La prima neve" è il secondo film "di finzione" di Andrea Segre, dopo "Io sono Li" e racconta la storia dell'incontro, in una valle del Trentino, tra un uomo arrivato lì dal Togo e un bambino senza padre, ognuno con il suo dolore e la sua diffidenza.

Il film è stato girato nella valle dei Mocheni, i cui boschi sono lo sfondo in cui i protagonisti cercano un modo per avvicinarsi. Il giovane protagonista Matteo Marchel è stato scelto dal regista proprio tra i ragazzini residenti nella valle, in modo da avere un personaggio che avesse davvero confidenza con i luoghi in cui la storia si svolge. "Come nel mio primo film "Io Sono Li", - scrive Segre nelle note di regia al film - anche "La prima neve" è costruito nel dialogo costante tra regia documentaria e finzione, tra il rapporto denso e diretto con la realtà e la scelta di momenti più intimi costruiti con attenzione ai dettagli della messa in scena".

Segre, forte del suo sguardo analitico sui fatti e sulle vicende personali che li animano, utilizza il linguaggio cinematografico per raccontarci storie emozionanti con il pregio di avvicinarci alla complessità di esistenze "altre", per tentare una comprensione che vada oltre il pregiudizio.
Il film è anche legato alla divulgazione del progetto più ampio "La prima scuola" che si propone di raccogliere fondi per finanziare laboratori di arti visive e performative nella, martoriata, scuola primaria. Insomma un fare cinema in continuo dialogo con la realtà e con le sue "emergenze".

Ultima modifica il Lunedì, 30 Dicembre 2013 12:23

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