RIACE, IL FILM - Wim Wenders nel 2010 realizzò Il volo un cortometraggio sull’arrivo di migranti in un piccolo paese della Calabria e sulla loro accoglienza da parte del sindaco. Tra i protagonisti Ben Gazzara, Luca Zingaretti e Domenico Lucano, il sindaco di Riace che anni dopo sarebbe diventato ‘famoso’ proprio per le sue politiche di accoglienza contestate e messe sotto giudizio. Wenders e Lucano sono stati ospiti dell’École Normale Supérieure di Parigi per parlare del modello di accoglienza di Riace e Wenders ha annunciato che svilupperà Il volo, per raccontare in un film ancora l’utopia di Lucano. Ne parla Brunella Giovara su Repubblica.
DRAGON BALL E BLOCKBUSTER - Nella settimana che segue l’assegnazione degli Oscar il miglior film premiato è, generalmente, anche il più visto al cinema, ci fa notare Ilpost.it. Quest’anno invece no, Green Book è solo secondo dopo Dragon Ball Super: Broly film di animazione giapponese, gioia per i ragazzini con Goku loro eroe supremo. Sullo stesso giornale torna un aggiornamento sull’ultimo negozio Blockbuster della galassia a Bend, in Oregon, dove la scarsa qualità delle connessioni fa sì che i cittadini preferiscano ancora noleggiare un dvd, avendone la possibilità. Secondo il New York Times sono 4.000 i clienti ancora attivi. ‘Sulla storia del negozio di Bend nei prossimi mesi dovrebbe uscire un documentario, prodotto da due registi che hanno raccolto quasi 40.000 dollari su Kickstarter per poterlo realizzare’.
QUESTIONE DI STREAMING - Tra Martin Scorsese e Steven Spielberg. Il primo impegnato in una produzione Netflix, con Al Pacino e Robert De Niro, The Irishman, in uscita in autunno, il secondo che vuole affrontare con il consiglio che disciplina gli Oscar la questione se un film che viene visto su una piattaforma on line possa competere per i premi hollywoodiani. Spielberg ritiene che il linguaggio usato dai film per lo streaming sia troppo televisivo. Fa il punto Valerio Cappelli su Il corriere della sera.
STELLE - Poi c’è un intervista di Samuel Lee Jackson a Federica Volpe su Il Giornale che ci racconta come un attore vede questi sommovimenti: ‘Quando io sono arrivato a Hollywood c’era un’idea completamente diversa e quasi denigrante del piccolo schermo…Ora si producono serie molto intelligenti e interessanti, ci puoi trovare molta arte in tv, ma le sue regole non si adattano alla mia personalità e al mio modo di lavorare. Essere una stella del cinema è diverso dall’essere un semplice attore’. Certo Jackson ragiona pensando al mondo che ha meglio conosciuto: la granitica Hollywood pre cinema on demand. Del resto qualche tempo fa Mariarosa Mancuso su Libero scriveva ‘i quattro attori che hanno vinto gli Oscar: i protagonisti Olivia Colman e Rami Malek, i non protagonisti Regina King e Mahershala Ali...Tutti e quattro hanno la loro serie televisiva’.
IN SALA – Un horror Il carillon di John Real e un thriller Il colpevole – The guilty di Gustav Möller , poi Gloria Bell di Sebastian Lelio che fa il remake di un suo film, ma questa volta recitano Julienne Moore e John Turturro; invece Matthew McConaughey è il protagonista di Cocaine-La vera storia di White Boy di Yann Demange. Ancora l’animazione sull’intramontabile Asterix e la commedia francese Non sposate le mie figlie 2. Infine gli italiani: Valeria Bruni Tedeschi dirige I villeggianti, Walter Veltroni C’è tempo.
Tratto da: Hai letto di... #38 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 4-8 marzo 2019