Lunedì, 02 Dicembre 2013 14:50

Addio Blockbuster: rewind sulla catena di videonoleggio che cambiò le nostre serate

di 

Blockbuster chiude i battenti e stavolta davvero. L'ex colosso del noleggio di Vhs e Dvd annuncia la chiusura, entro gennaio 2014, degli ultimi 300 punti vendita, sospendendo anche la distribuzione via posta.

E' dal 2010 che il noto marchio giallo e blu tenta di sopravvivere all'ascesa della tv via cavo e di internet: in quell'anno, fu avviata la bancarotta assistita e, l'anno dopo, fu acquistato durante un'asta da Dish, il secondo maggiore operatore tv via satellite americano, alla modica cifra di 320 milioni di dollari. Per provare a rilanciare una società più economicamente 'controllabile' furono chiusi immediatamente 1700 negozi ma questo non è bastato a contrastare la diffusione del web e la conseguente minaccia della pirateria.

Sulla responsabilità della pirateria la questione è ancora aperta: ci si chiede se sia stata davvero l'avvento di internet a 'disarcionare' definitivamente Blockbuster dal mercato o se ci siano anche responsabilità di un'azienda che non si è saputa destreggiare tra le novità del nuovo millennio in campio audio-visivo. A detta dell'amministratore delegato di Dish, Joseph Clayton, "i consumatori si stanno chiaramente muovendo verso la distribuzione digitale dell'intrattenimento video ma, nonostante la chiusura dei centri di distribuzione fisica, continuiamo a vedere valore nel marchio Blockbuster, e ci aspettiamo di usarlo per continuare ad ampliare la nostra offerta digitale".

Vedremo se la catena di video-noleggio sarà davvero in grado con le sue ultimissime forze di rialzarsi. Quel che è certo è che quella che Clayton chiama "la difficile decisione" è passata per la perdita del posto di lavoro di parecchi dipendenti. In Italia la notizia non ci stupisce particolaramente perché sono anni che, ad uno ad uno, siamo costretti a dire addio a tutti i punti vendita. Molti sono stati convertiti in in parafarmacie; dal benessere spirituale a quello fisico, direbbe qualcuno.

La scoperta della moda americana del "cinema a casa" era arrivata nel '94, quando dei dvd non c'era neanche l'ombra e le Vhs dominavano gli scaffali del negozio e le case degli italiani. Allora la possibilità di noleggiare un film, senza doverlo per forza acquistare, aveva messo in crisi il mercato del cinema. Il rito del film era diventato un fenomeno sociale che iniziava con l'uscire da casa, aggirarsi nel negozio alla ricerca di "quello giusto" per la serata e passava immancabilmente per l'acquisto di qualche snack, per dare un sapore poco salutista e molto americano alla serata. Non importa che il giorno dopo nessuno avesse voglia di restituire il film, ne era valsa la pena.

Nessuno avrebbe mai immaginato allora, neanche quando sono entrati in scena i primi dvd, che un giorno tutto questo sarebbe diventato solo un ricordo e che, 18 anni dopo, anche l'ultimo punto vendita in Italia avrebbe chiuso, dandone il triste annuncio via web. La stessa pagina web che oggi è bloccata su un "fuori tutto", senza possibilità di accedere ad altre sezioni. Così accade che, nell'imaginario collettivo, strati di polvere si depositino sopra le pile di videocassette e dvd che per tante sere ci hanno deliziato, semplicemente portandoci per due ore fuori dalla quotidianietà.

Anche i nostalgici americani adesso dovranno tenersi strette le loro Vhs e, i più giovani, dire addio ai dvd del sabato sera, a consolarli ci saranno film in streaming, in download e in tv, on demand ma non sarà mai la stessa cosa.

Ultima modifica il Lunedì, 02 Dicembre 2013 15:08

Articoli correlati (da tag)

Chiudi