SOLDI - Il torinese Steve Della Casa, critico cinematografico e direttore e curatore di vari Festival e della Film Commission Torino – Piemonte, dagli anni settanta segue le evoluzioni dell’industria cinematografica italiana e osserva su Corriere Torino come, rispetto al passato, oggi ‘c’è molto meno denaro. Quando ero in Film Commission arrivavano ancora tanti soldi dalle istituzioni…i produttori cinematografici non li conquisti con ‘quanto è buono il bicerin’’. Insomma i vari organizzatori culturali contemporanei possono consolarsi, i loro predecessori potevano contare su riserve auree che facevano la differenza anche sulla qualità delle proposte. Meno male che qualcuno ha il coraggio di dirlo.
FANTASIA - Game of Thrones lascia orfani molti spettatori ma chi ama il fantasy sembra che troverà nuove saghe a cui appassionarsi, passate dai libri al cinema e ora allo streaming seriale televisivo. Agi.it riporta alcune anticipazioni dalla rivista Quartz e allora troviamo tra i prossimamente Il Signore degli anelli a puntate con Amazon in cinque stagioni, poi anche il prequel di Game of Thrones per HBO e forse altri spin off. Netflix dovrebbe produrre invece Le cronache di Narnia, The Witcher e la storia di re Artù in versione seriale, da Stephen King invece verrà adattato The Dark Tower su Amazon.
CANNES, LE CONCLUSIONI - A proposito di sfrenata fantasia inventiva Quentin Tarantino ha presentato il suo ultimo film a Cannes chiedendo di non dare anticipazioni sulla trama. Ma a chi lo chiede, alla stampa? Al pubblico? E come lo ha chiesto? Su Twitter e su Instagram, con la foto di una lettera battuta al computer e firmata da lui invocando la possibilità per tutti gli spettatori di vivere un’esperienza di visione ‘intatta’. Dunque, tu spettatore o giornalista che ti macchierai della colpa dello spoiler, sei stato avvertito attraverso i social network che probabilmente userai per postare la foto fatta allo schermo del cinema mentre il film va oppure per esprimere il tuo giudizio sul film dopo averlo visto. Soliti cortocircuiti social. Il film comunque ha avuto un’accoglienza tiepida, nessuno grida al capolavoro, ma forse un po’ di divertimento è assicurato. In Italia arriverà il 19 settembre.
Per una sintesi dal festival francese Natalia Aspesi scrive ‘I grandi registi sono invecchiati e non sanno cosa dire [Loach, Tarantino, Jarmusch, Malick, Dardenne, Almodóvar], quelli nuovi suscitano diffidenza, i divi di oggi sono influencer o cuochi, i fan degli attori non vanno al cinema’. Le speranze le ripone in Bellocchio che infatti ha avuto un’accoglienza calorosissima per il suo Il traditore e in Kechiche con Mektoub, My Love: intermezzo, andato meno bene.
Antonio Monda su La Stampa dice invece che il festival è stato il migliore degli ultimi anni per varietà e qualità di proposta, ma a Tarantino, Malik e Almodóvar rimprovera film parzialmente riusciti, sebbene sinceri.
Per la Palma d’oro Almodóvar sembra comunque tra i papabili, insieme a Les miserables di Ladj Ly, storia di margini e marginali, Parasite di Bong Joon, lotta di classe in Corea, The Wilde Goose Lake di Diao Yinan, storia d’amore noir in una Cina cupa, Atlantiques di Mati Diop l’Africa da lasciare o in cui restare, Bacurau di Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles, film brasiliano, un misto di generi per una riflessione sulla politica.
IN SALA - In concomitanza con la proiezione a Cannes, esce Il traditore di Marco Bellocchio, sulla storia del pentito Tommaso Buscetta, Disney propone Aladdin, in carne e ossa, diretto da Guy Ritchie. Poi Brightburn - L'angelo del male, supereroe horror, la storia d’amore Forse è solo mal di mare di Simona de Simone, Takara: la notte che ho nuotato di Kohei Igarashi e Damien Manivel, sulle magie infantili, Asbury Park di Tom Jones sulla cittadina patria del blues e da cui iniziarono star come Bruce Springsteen, Una vita violenta di Thierry de Peretti sull’indipendentismo corso e le sue contraddizioni.
Tratto da: Hai letto di... #45 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema 19-24 maggio