TESTATE, PUGNI E ARENA - L’estate è la stagione dove il cinema si fa ancora più popolare, arene estive, programmazioni leggere, grandi classici rassicuranti. Poi festival e festivalini, complice il cielo sereno e il clima mite, fioriscono insieme a rassegne e concorsi di cortometraggi sotto le stelle. E se la qualità a volte è discutibile, a essere fuori discussione è l’occasione sociale di ritrovarsi, rivedersi, confrontarsi, sperando che magari tra il pubblico ci sia anche qualche ‘giovane’.
Ma il cinema sotto le stelle non è sempre innocuo e capita che dei ragazzi con addosso la maglietta del Cinema America, l’associazione che organizza a Roma in Piazza San Cosimato, al porto di Ostia e a Tor Sapienza proiezioni all’aperto, siano stati picchiati, usando anche le modaiole testate, perché ritenuti ‘antifascisti’ da un gruppo di fascisti, evidentemente. Raccogliere persone in una piazza con una programmazione che fa anche parlare di libertà, diritti, uguaglianza, può essere fastidioso, per alcuni, evidentemente.
INTRATTIENI E INCASSA - L’estate quest’anno è anche la stagione in cui si è deciso che al cinema si deve andare e la programmazione prosegue intrepida con titoli che puntano ai più giovani e sull’aria condizionata. Hanno iniziato Man in Black, il cartoon Pets 2 - Vita da animali che incassa in due settimane 2.118.949 di euro, X-Men: Dark Phoenix, con Jennifer Lawrence e Michael Fassbender incassa in due settimane 1.802.635 euro, Aladdin, il live-action della Disney in quattro settimane ha ottenuto 13.955.520 euro. Intanto c’è un film che ha totalizzato 30 milioni di spettatori nel mondo da quando è uscito, è Murder Mistery, commedia di Kyle Newacheck con Adam Sandler e Jennifer Aniston, su Netflix dallo scorso 14 giugno. Il canale di streaming intanto ha aumentato il costo dell’abbonamento di uno o due euro al mese a seconda della formula scelta.
SESSO IN VIA DI ESTINZIONE - La stampa internazionale si interroga sul sesso nei film hollywoodiani, fa una sintesi del dibattito Agi.it con Gabriele Fazio. C’è meno sesso nei film e il motivo, dice il Guardian, sono i soldi cioè il fatto che inserire scene troppo esplicite in un film determina l’esclusione degli spettatori giovani. Lo conferma Stephen Galloway, editorialista dell'Hollywood Reporter: “Le variazioni sono principalmente di natura economica, i film – dice - devono fare appello ai cosiddetti quattro quadranti - maschili e femminili, sopra e sotto i 25 anni. Non è un nuovo puritanesimo – prosegue - Hollywood è sempre stata puritana... Includi il sesso e otterrai una valutazione 'R', e questo significa niente bambini".
La motivazione non è quindi solo legata alla cautela post #MeToo, ma soprattutto al rendimento delle pellicole. Ah, il Dio Denaro.
CIAO - La morte di Franco Zeffirelli ha scatenato un dibattito simile a quanto accaduto per la scomparsa di Carlo Vanzina, due registi popolari, non di sinistra, con carriere cinematografiche e teatrali, nel caso di Zeffirelli, che però non li hanno collocati nell’empireo degli autori. Ci sono personaggi per i quali a volte basterebbe riconoscere la competenza nel ‘mestiere’ non necessariamente la patente di ‘venerato maestro’, accettando il fatto che il cinema è anche questo: mercato e mestiere.
IN SALA – Tra gli altri Il flauto magico di Piazza Vittorio di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu con musiche e performance dell'Orchestra di Piazza Vittorio, Tulipani di Mike Van Diem, storie di emigrazioni e ritorni, Lucania – Terra, sangue e magia di Gigi Roccati, ecologia e realismo magico, poi La bambola assassina, rifacimento di un celebre horror. Ancora, Arrivederci professore di Wayne Roberts con Johnny Depp, Rapina a Stoccolma con Ethan Hawke, ricorda la rapina che dette il nome alla celebre ‘sindrome’, ancora Sir, Cenerentola a Mumbai di Rohena Gera, film indiano sull’emancipazione di una donna, La prima vacanza non si scorda mai, commedia francese di Patrick Cassir e il thrillerThe Elevator di Massimo Coglitore.
Tratto da: Hai letto di... #47 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema 15-21 giugno 2019