Venerdì, 10 Gennaio 2020 20:04

Svernando davanti a uno schermo, senza canditi

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Anche se le feste sono evaporate, la stagione cinematografica è nel pieno, in sala e sul divano. I mesi invernali ci fanno indulgere in inesauste sedute serali o fine settimanali davanti a schermi di diverse dimensioni. Checco Zalone, Luca Medici, è riuscito a incassare, nella prima settimana di uscita, circa 30 milioni di euro, anche grazie alla consolidata tecnica di distribuzione che ha blindato i cinema di tutta la penisola durante il periodo delle visioni cinematografiche collettive post prandiali del Natale e di Capodanno e della Befana.  Per quanto snob possano essere alcuni di noi, è difficile trovare un connazionale che dall’infanzia all’età adulta abbia sempre scampato il cinema pomeridiano come alternativa alla tombola, ad un’altra fetta di panettone o come prosecuzione dell’ottundimento glicemico. E così, con un drappello di amici o parenti, si conquista una sala buia dove centinaia di altri respiri, resi affannosi da stomaci troppo gonfi, vengono pietosamente coperti dal surround, mentre le palpebre che riescono a rimanere aperte seguono le immagini di commedie o cartoni animati o action movie. Quest’anno anche il film di Ken Loach Sorry we missed you, uscito il 2 gennaio, forse per far capire che le feste stavano per finire. E, per avere un’idea della distribuzione e quindi degli incassi di questo tipo di film, ‘d’autore’, lo stesso Loach racconta che il suo precedente Io, Daniel Blake “è riuscito ad arrivare alle persone che venivano raccontate nel film tramite un sistema alternativo di distribuzione all’interno di associazioni di volontariato, piccole squadre di calcio, sindacati, chiese che hanno potuto noleggiare il film a prezzi molto bassi. Ci sono state 700 proiezioni di questo tipo in Gran Bretagna. Speriamo che la stessa cosa possa accadere con questo film. Magari anche in Italia”, intervista di Cristiana Paternò su Cinecittà News.

VISIONI - Quanto alle rassicuranti visioni casalinghe i cataloghi dei principali soggetti di trasmissione in streaming, tra gennaio e febbraio, traboccano di novità, film e serie; se sta per scoppiare la terza guerra mondiale lo farà mentre siamo intenti a saltare la sigla di inizio o di fine tra una puntata e un’altra di Hunters con Al Pacino cacciatore di nazisti; se sta per travolgerci una glaciazione o una desertificazione ci coglierà masticando un pezzo di torrone avanzato di fronte a un intenso primo piano di De Niro-The Irishman o a Jude Law-The New Pope che ci offre l’ultima sigaretta.

CLASSIFICHE - Premi e classifiche, è stata la settimana dei Golden Globe di cui si è scritto quasi quanto del film in uscita su Craxi. Una classifica forse interessante e poco nota è invece quella rilasciata da Netflix sui film e serie tv più viste sulla piattaforma in Italia nel 2019, anche se, a ben vedere si tratta di utenti che abbiano almeno resistito 2 minuti di fronte al titolo selezionato, non c’è certezza di una visione integrale. Il podio è questo, per i film: al primo posto 6 Underground, di Mchael Bay, un giocattolone fatto di inseguimenti, macchine lussuose, montaggio epilettico e un gruppo di plasticosi protagonisti, poi la commedia Murder Mistery, di Kyle Newacheck, con Adam Sandler e Jennifer Aniston, al terzo posto The Irishman, di Martin Scorsese. Tra le serie il primo posto è per la terza stagione di La casa di carta, seguita da Stranger Things 3 e poi Sex Education. IN SALA - I film in sala questo fine settimana sono: Piccole donne di Greta Gerwig, La ragazza d’autunno di Kantemir Balagov, due donne a Leningrado dopo la guerra tornano alla ‘normalità’, Hammamet di Gianni Amelio, con Pierfrancesco Favino nei panni di Bettino Craxi, Sulle ali dell’avventura, di Nicolas Vanier, su oche e ecologia, City of Crime di Brian Kirk, avventure di poliziotti.

Tratto da: Hai letto di... #66 - frankenstein discrezionale di notizie di cinema, 7-10 gennaio 2020

 

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