Lunedì, 13 Settembre 2021 11:07

Visto a Venezia, esce in sala, presto in streaming

di 

RUGGENTE SETTEMBRE - Turbinio lagunare, nomi, film, foto, star, vestiti, tappeti rossi, conferenze stampa. Un trionfo, tanto pubblico, poco virus. Il cinema in presenza. Questo nella dorata cornice del Festival di Venezia: «non spetta alla Mostra salvare il cinema ma sarebbe un ragionamento che non fa i conti con la realtà, visto che produzione e distribuzione hanno scommesso tutto sulla ripartenza di settembre (ignorando nei fatti che le sale sono aperte da maggio) guardando al Lido come all'ultima della possibilità: se i film di Venezia deludessero, a franare sarebbe tutto il sistema cinema di casa nostra», scriveva Paolo Mereghetti sul Corriere della sera, alla vigilia del festival.

Ora che siamo agli sgoccioli, in attesa dei vincitori, la promessa sembra mantenuta, con una programmazione apprezzata dalla critica e che, in parte, potremo vedere in sala e in streaming. Ormai, anche dalle dichiarazioni ufficiali rilasciate durante il festival, il doppio canale di fruizione cinematografica appare una realtà consolidata, anche se forse non indolore per la sorte dei cinema. I numeri del dolore li riepilogava il regista Roberto Faenza, sulla base dei dati Anica, su Il fatto quotidiano «i cinema hanno registrato un incasso complessivo di oltre 182.5 milioni di euro per un numero di presenze pari a circa 28 milioni di biglietti venduti. Si tratta, rispetto al 2019, di un decremento di più del 71,3% degli incassi e di più del 71% delle presenze. Se si considerano i dati a partire dall' 8 marzo, primo giorno di chiusura nazionale delle sale, il mercato nel 2020 ha registrato invece il 93% circa in meno di incassi e di presenze rispetto al 2019, per una differenza negativa di più di 460 milioni di euro». E la conclusione «Un amico produttore è solito dire “amen, la messa è finita”. Speriamo si sbagli e che Venezia possa essere l’occasione per una riflessione collettiva, in vista di una reinvenzione dell'emisfero cinema».

In cosa potrebbe consistere questa “reinvenzione” è da vedere. Settembre si presenta come un mese ruggente, carico di promesse, come sempre è stato dopo le sospensioni estive, ma in questo 2021 i buoni propositi e le azioni conseguenti risuonano a livello planetario, invocando svolte, ripartenze, attenzione, in un mondo che stiamo imparando a dividere anche con un virus che ha occupato ampi spazi. Tornando a Venezia, tra i pronostici, quello della Rivista del Cinematografo ci dice che «in zona Leoni (in lizza cioè per uno dei tre premi principali…), ci sono È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino… e un trio al femminile composto dalle registe Jane Campion con The Power of the dog (alla quale però potrebbe anche andare il Premio Speciale della Giuria), Audrey Diwan con L'événement e Ana Lily Amirpour con Mona Lisa and the blood moon. Da non trascurare anche l'accoglienza tributata a Mario Martone per Qui rido io, a Pedro Almodovar per Madres Paralelas e a Gastón Duprat e Mariano Cohn Competencia Oficial».

ALL STAR - RITORNO AL CINEMA - Per sostenere il fascino della sala è stato diffuso uno spot, un cortometraggio diretto da Vincenzo Alfieri, per la campagna di comunicazione realizzata dal Ministero della Cultura con Anica, Anec e Cinecittà. In scena moltissimi protagonisti del cinema italiano: Barbara Bobulova, Paolo Calabresi, Pierfrancesco Favino, Anna Foglietta, Elio Germano, Edoardo Leo, Giulia Michelini, Claudia Napolitano, Alice Pagani, Lillo Petrolo, Michele Placido, Benedetta Porcaroli, Vittoria Puccini, Greta Scarano, Sara Serraiocco, Alessandro Siani, Toni Servillo, Giuseppe Tornatore e Luka Zunic. Per vederlo qui: https://youtu.be/R-MbyX2hD3U

IN SALA - Le sale cinematografiche questa settimana accolgono le uscite di: Qui rido io di Mario Martone, con Toni Servillo, film su Eduardo Scarpetta presentato a Venezia, Europa di Haider Rashid, ragazzo iracheno in fuga verso la salvezza, fra la Turchia e la Bulgaria, La ragazza di Stillwater di Tom McCarthy, un americano a Marsiglia per salvare sua figlia, Welcome Venice di Andrea Segre, l’animazione franco-belga Il giro del mondo in 80 giorni di Samuel Tourneux, il thriller britannico Beast di Michael Pearce, Il profumo del Mirto di Christian Canderan, Una relazione di Stefano Sardo, sulla fine di una storia d’amore e Il ragazzo più bello del mondo di Kristina Lindström e Kristian Petri, dedicato a Bjorn Andrésen, Tadzio in Morte a Venezia di Luchino Visconti (1971). 

Articoli correlati (da tag)

Chiudi