Da gennaio 2010, la ricostruzione post terremoto ha riportato a casa 46mila persone e la periferia è stata riedificata al 95%. I centri storici dell'Aquila e quelli delle frazioni che l'Amministrazione ha indicato come prioritarie, perché maggiormente danneggiate, "ritengo che saranno ricostruiti entro il 2019".
Questi alcuni dei passaggi del messaggio di fine anno e di auguri per l'anno nuovo che il Sindaco Massimo Cialente ha rivolto agli Aquilani.
"Ma non va tutto bene – ha osservato il Sindaco – perché se da un lato la ricostruzione delle mura sta procedendo, dall'altro stiamo vivendo una drammatica crisi economica. All'Aquila registriamo un aumento esponenziale della cassa integrazione. Nel nostro comprensorio ben il 27% delle persone è in cerca di un'occupazione".
Tale situazione, secondo Cialente, determina delle conseguenze negative sulla domanda interna, che portano a una profonda sofferenza per le attività produttive. "Il mio grande rammarico – ha detto ancora Cialente – è che il cantiere più grande d'Europa, sul quale noi abbiamo investito moltissimo in termini di risorse finanziarie, non sta determinando vantaggi economici per il nostro comprensorio. Se non fermiamo la crisi economica – ha aggiunto il primo cittadino – rischiamo di trovarci una città ricostruita, ma vuota".
I modi per favorire lo sviluppo economico dell'Aquila, secondo il Sindaco, sono costituiti dalla capacità di attrarre le imprese, investendo oculatamente i fondi a disposizione, dal rilancio dell'Università e dei centri di alta formazione professionale e dal miglioramento della qualità della vita, cominciando dal potenziamento dei trasporti e dagli interventi sull'ambiente e sul turismo. "Una sorta di rivoluzione – ha precisato il Sindaco Cialente – che comincerà già dal 2016".