Il ponte dell'Aterno, il discusso ponte della Mausonia per intenderci, si farà. E si farà in tempi brevi, hanno assicurato il sindaco Massimo Cialente e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci: il progetto definitivo potrebbe essere discusso in poche settimane, in occasione della Conferenza dei servizi che dovrebbe approvare, tra l'altro, il progetto della variante Sud.
Un investimento da 8 milioni di euro, come noto, "ma ci saranno ribassi d'asta" ha sottolineato Pietrucci, per un ponte di 400 metri che collegherà la zona di Porta Napoli con la Mausonia, appunto. "Un tassello fondamentale per il miglioramento della viabilità - ha ribadito Cialente - un alleggerimento e un efficientamento sostanziale del complesso degli spostamenti su gomma all’Aquila".
Non si tratta, insomma, di un'opera 'calata' dall'alto, dal Governatore D'Alfonso per intenderci: "Pietrucci ricorderà che l'idea ci è stato presentata da un giovane ingegnere, tempo fa. Poi, in occasione dell'arrivo a L'Aquila del nuovo capo compartimento dell'Anas, l'ingegner Antonio Marasco che, nel settembre scorso, ha sostituito Lelio Russo, nel mio intervento posi il problema della variante sud e, per fortuna, l'abbiamo risolto, quello del collegamento tra il capoluogo e Pescara e, infine, lanciai la proposta del ponte che fu subito accolta dal presidente D'Alfonso e dallo stesso Marasco". Una proposta intelligente e necessaria, ha tenuto a sottolineare Cialente: "Da sempre, la nostra città è attraversata dalla vecchia Salaria che, dalla rotonda di Coppito, incrocia il casello autostradale dell'Aquila Ovest e, poi, diventa viale Corrado IV, via XX Settembre, viale Crispi, viale Collemaggio, correndo verso Sant'Elia e Bazzano".
La strada statale 17 che attraversa la città, da est a ovest, congestionata dal traffico. "E' necessario liberarla dalle automobili – ha continuato il primo cittadino – accellerando il transito tra i poli industriali. Se ci pensate, il polo di Pile, oramai, è industriale (insistono su quel pezzo di città gli stabilimenti Thales Alenia, Dompé, Menarini), direzionale, con la presenza degli uffici dei sindacati e del centro per il volontariato, e commerciale evidentemente, con l'Aquilone, il Globo e il Brico. Bene, come si arriva al polo industriale di Pile? Non c'è alcun accesso 'comodo' con la Mausonia: l'unico percorribile è dalla stradina stretta che corre al fianco degli impianti di Centi Colella, e che immette, però, sulla sola corsia di destra. Passando di lì, insomma, non si può accedere al nucleo industriale".
Anche gli altri accessi alla Mausonia, in effetti, sono piuttosto scomodi: l'uno, passa accanto la stazione ferroviaria, percorrendo via Tancredi da Pentima; l'altro, attraversando il passaggio a livello subito dopo il Ponte Rosarolo, dove insiste lo storico negozio di idrosanitari Martini. "Manca l'immediatezza dell'accesso: dunque, l'idea del ponte che sarà leggerissimo, a raso, e affatto impattante. Così, la Mausonia verrebbe collegata immediatamente alla città, liberando il centro abitato dal traffico". Un tassello appunto, di un progetto sulla viabilità più complesso.
Pietrucci e Cialente hanno confermato che, tra qualche settimana, arriverà a L'Aquila il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio. "Stiamo producendo investimenti importanti sulle infrastrutture per gomma", ha spiegato Pietrucci. "Stanno partendo i lavori sul 4° lotto della L'Aquila-Amatrice con un investimento di 50 milioni di euro, il 3° lotto invece andrà a gara in primavera per 30 milioni, con un lungo lavoro abbiamo sbloccato i 37 milioni per la variante sud che consentirà di arrivare a Poggio Picenze e, da lì, decideranno i cittadini se la strada passerà a nord o sud dell'abitato. Non solo. E' stato cantierato il bypass ferroviario su Sulmona che consentirà di collegare L'Aquila a Pescara in poco più di un'ora. Rimane il passaggio sul Lazio che sarà garantito, oltre che dalla A24, dalla superstrada L'Aquila-Amatrice. Senza dimenticare che la Fondazione Carispaq ha commissionato uno studio di fattibilità per velocizzare il collegamento ferroviario con Roma. Insomma, il ponte si colloca in una visione strategica complessiva". Una visione che prevede, tra l'altro, un terzo casello autostradale che sarà localizzato proprio nella zona industriale di Pile: "Oltre al casello dell'Aquila est – ha sottolineato Cialente – manterremo il casello dell'Aquila ovest a servizio, però, del solo traffico leggero. Il terzo casello, invece, consentirà l'accesso diretto alla zona industriale. Non solo: attraverso la Mausonia, con il passaggio sul ponte dell'Aterno, permetterà a chi arriva in città di dirigersi direttamente, e in pochi minuti, al mega parcheggio di Collemaggio, e collegherà i poli industriali ovest-est, liberando così il traffico cittadino".
Liberata la 'statale cittadina' del traffico pesante, si potrà incentivare la mobilità dolce nell'abitato, "realizzando piste ciclabili che potranno collegarsi con l'infrastruttura su due ruote che, lungo il fiume Aterno, collegherà Montereale alla Valle Subequana, passando accando al ponte della Mausonia che, anche per questo, verrà dotato di un passaggio pedonale e di un passaggio ciclabile collegato al fiume, per chi volesse raggiungere il centro storico comodamente, "con la bicicletta a pedalata assistita, però" ha ironizzato Cialente.
Il ponte - come progettato - è il collegamento più semplice, "non ha alcun impatto, passa sopra un depuratore, sarà leggerissimo e, di notte, verrà illuminato così che possa diventare un simbolo della città”. Le opere pubbliche – d'altro canto - "sono belle soltanto quando si realizzano", ha ribadito Pietrucci, facendo riferimento all'Auditorium di Renzo Piano e alle polemiche che seguirono alla decisione di collocarlo nel parco del Castello.
Il consigliere regionale ha disegnato sulle mappe consegnate ai presenti un vero e proprio raccordo anulare, con la nuova viabilità della Mausonia, nella zona ovest, che andrà a collegarsi con la variante sud, ad est: "Si tratta di un progetto infrastrutturale strategico per la città: per i prossimi anni, e grazie al 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico, L'Aquila avrà una esplosione 'industriale' interessante: è chiaro che, per un'impresa, il costo dei trasporti incide moltissimo. Così, rendiamo il capoluogo ancora più attrattivo per i grandi investimenti, collegandolo in un'ora o poco meno a Roma e Pescara".
Pietrucci e Cialente hanno voluto minimizzare anche le evidenti spaccature interne al Pd aquilano, seguite alle esternazioni pubbliche di Carlo Benedetti, Stefano Palumbo e Pietro Di Stefano che, con toni diversi certamente, hanno però manifestato dubbi sulla realizzazione del ponte. "Molte preoccupazioni sono dovute alla poco conoscenza del progetto: lo stesso monsignor Antonini si era detto contrario dopo aver visto un rendering del ponte pubblicato su un quotidiano online, una sorta di Golden Gate Bridge di San Francisco, con piloni, funi e torri. Un progetto inesistente perché, come abbiamo ribadito, il ponte non avrà alcun impatto ambientale, sarà a raso, leggerissimo, con soli tre piloni, alti poco più di 20 metri".
Un'opera pubblica che serve alla città, ha concluso il sindaco Cialente: "Purtroppo, viviamo nella città dei 'tuttologi'. Bisognerebbe capire che il sindaco non prende alcuna decisione senza aver ascoltato pro e contro da esperti del settore, prima delle valutazioni tecniche dell'opera. Inoltre, un'opera si realizza se si inscrive in un'idea di città e, in questo caso, non solo abbiamo i pareri di importanti esperti del settore, seguiti a studi approfonditi, ma un Piano Urbano della Mobilità che va in una direzione ben precisa". Basta polemiche, insomma. Il Ponte dell'Aterno si farà, e in breve tempo: almeno, ne sono convinti Pietrucci e Cialente.