Lunedì, 12 Agosto 2013 13:04

Cialente firma l'ordinanza: chiuse le porte della Basilica di Collemaggio. Fino al 2016

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“Concreto ed attuale pericolo per la pubblica e privata incolumità, in quanto lo stato attuale comporta il pericolo di collasso”. E’ quanto si legge nell’ordinanza firmata stamane dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che ha sancito la “immediata chiusura della basilica di S. Maria di Collemaggio, nelle more dell'effettuazione di ulteriori e più approfonditi controlli e manutenzione dei presidi di puntellamento, ovvero dell'avvio dei lavori di riparazione e ristrutturazione dell'edificio".

Una firma che chiude, almeno per ora, una vicenda imbarazzante che l’amministrazione comunale ha gestito in maniera confusa. E si perché, evidentemente, ci sono state delle rassicurazioni sul fatto che il pericolo di collasso fosse scongiurato nel week-end appena trascorso. Altrimenti, chi si sarebbe assunto la responsabilità di autorizzare la celebrazione di matrimoni in un edificio che poteva mettere in pericolo l’incolumità pubblica e privata? Sarebbe stato quanto meno irresponsabile.

Nel provvedimento, che ripercorre leggi e provvedimenti relativi al post-sisma, il primo cittadino mette in evidenza lo studio dell'Università dell'Aquila dal quale si evince 'il rilevamento di gravi e diffusi distacchi tra i paramenti murari della facciata Nord (Porta Santa) nonché delle pareti di navata'. Sul supporto delle indicazioni fornite - si legge ancora nell'ordinanza - si ritiene opportuno interdire l'accesso alla basilica al fine di effettuare ulteriori e più approfonditi controlli e manutenzione dei presidi di puntellamento". Nulla da eccepire, ci mancherebbe.

Resta negli occhi l’immagine della Basilica affollata, solo qualche settimana fa, da centinaia di fedeli accorsi a salutare il nuovo Vescovo. Per fortuna, lo studio è arrivato sulla scrivania del Sindaco in tempo utile, altrimenti in migliaia avrebbero attraversato tra qualche giorno la Porta Santa. S. Maria di Collemaggio resterà chiusa fino al 2016: il 29 agosto, a L’Aquila, arriverà l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, per firmare il progetto di “riparazione e ristrutturazione”. Un impegno da 10milioni di euro che, speriamo, renderà finalmente sicura la Basilica.

Ultima modifica il Lunedì, 12 Agosto 2013 13:11

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