Giovedì, 17 Marzo 2016 15:34

Tagliacozzo, volantini anonimi contro sindaco. Di Marco Testa: "Io non mollo"

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"Prima gli esposti anonimi, poi gli atti incendiari anonimi ai danni della mia famiglia ed infine, a campagna elettorale incominciata, volantini anonimi minacciosi sparsi per la città. Quando avrete il coraggio di farvi vedere in faccia? Di combattere ad armi pari e non dietro il velo mediocre dell'anonimato?".

Queste le parole del sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, in seguito alla vicenda che lo ha visto, suo malgrado, vittima di una serie di atti intimidatori. Tre automobili di proprietà del sindaco erano state incendiate lo scorso 11 febbraio, e adesso sembrano siano stati diffusi dei volantini "minacciosi" da parte di anonimi.

"Forse - prosegue il primo cittadino - siete dei codardi, dei vigliacchi e delle persone che preferiscono occultarsi, gettando il sasso per poi nascondere la mano senza alcuna vergogna. Ricordo che altri volantini anonimi contro di me ed alcuni miei amici, furono già trovati, a pochi mesi di distanza dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, nella vicina frazione di Villa San Sebastiano".

"Qualche sospetto in merito agli episodi accaduti, penso di averlo, - avverte - ma occorrono delle prove certe per fare dei nomi certi, servono cioè degli elementi inoppugnabili alla base. Certo, io confido sempre nelle Forze dell’Ordine e nel lavoro della Magistratura, perché sono sicuro che, prima o poi, queste forze del bene riusciranno a far luce sui tristi episodi che fanno sempre più male alla mia famiglia e a tutta la mia comunità di appartenenza. Credo però che, a fronte degli ultimi accadimenti avvenuti nella mia bellissima Tagliacozzo, alcune riflessioni siano ora necessarie: Tagliacozzo si sta riducendo, per colpa dei cosiddetti anonimi, ad un basso posto da Far West? Non posso pensare che il solo interesse politico arrivi a tanto. Nella memoria collettiva del mio Comune, non è mai accaduto tanto imbarbarimento della società; se mai qualcuno pensasse di conquistare, in questo barbaro modo, gli scranni più alti del Consiglio comunale, io lo giudico non degno di sedere in aula come rappresentante del popolo".

"Invito, quindi, tutti - afferma ancora Di Marco Testa - ad una riflessione generale: perché tanto accanimento? Forse, nei miei appena trascorsi cinque anni di amministrazione, non ho mai permesso a qualcuno di fare ciò che voleva? Forse mi sono prestato, qualche volta, a qualche azione che potesse anche solo ledere minimamente gli interessi della mia comunità di appartenenza? Forse non è piaciuta la presentazione di un Piano Regolatore Generale che non lascia spazio ad interessi di bottega e che ha ridotto fortemente l’edificabilità di alcune aree? E pensare che, nelle bozze precedenti, c’era anche chi pensava di triplicare la frazione di Villa San Sebastiano!".

"Più volte, - aggiunge - io stesso mi sono chiesto, sia come padre, sia come marito coscienzioso, se fosse il caso di continuare a far politica. Non sono riuscito a trovare delle risposte chiare immediate ma poi ho ricevuto una forte spinta emozionale dal profondo: le tantissime persone che mi sono vicine in questi giorni difficili, con una grande solidarietà dimostrata, mi hanno chiesto a gran voce di non mollare. Sono, quindi, arrivato ad una conclusione oggi, la quale voglio rendere manifesta a tutti: non mollo, non mi lascio intimorire e non abbandono il campo, ma resto in prima linea, continuando, come ho sempre fatto in questi cinque anni trascorsi, a portare avanti solo ed esclusivamente azioni di legalità e progetti di trasparenza. Per raggiungere gli obiettivi programmati non basta un singolo uomo al comando, ma è necessario il coinvolgimento di tutta la parte sana della comunità.".

"Proprio per questo, - conclude il primo cittadino - sono aperto a qualsiasi confronto, ma esplicato sotto alla luce del sole e non dietro la maschera dell’anonimato".

Ultima modifica il Giovedì, 17 Marzo 2016 15:54

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