Questo video ha lo scopo di raccontare qualcosa dell'Aquila, del suo centro storico e della vita quotidiana, nel giorno del settimo anniversario del sisma del 6/4.
In un giorno particolare, il 5 aprile, in cui col calar della sera si avvicina il ricordo di quella notte.
Ma com'è questa città, sette anni dopo?
Una sua, del tutto particolare normalità, forse, inizia ad averla.
Al tramonto cambia. Come nella storia di Ladyhawke: sembra che le due città - quella prima e quella dopo il tramonto - non possano incontrarsi. Quando la città della sera appare, quella del giorno va via. Si accendono le fioche luci dei locali e spariscono le carriole.
Alla forza del pranzo operaio di mezzogiorno si sostituisce l'aperitivo del villaggio, embrione di città somigliante a ciò che era e a ciò che forse sarà.
A sette anni dal sisma, il centro storico si presenta così. Sospeso, tra gente che viene e gente che va. Tra polvere e caffè.
Città di frontiera, città camaleonte.
Chi la costruisce e chi la cerca, chi la fa e chi la immagina.
Lungo un alito mai totalmente sparito.