"Sarebbe stato sufficiente procedere all'autonoma valutazione degli elementi probatori" per respingere la richiesta di annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare a carico dell'ex sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, finito prima in carcere lo scorso 31 marzo e dopo ai domiciliari in seguito ad un'inchiesta sugli appalti pubblici.
È questa la motivazione, depositata stamane, con la quale il tribunale del riesame dell'Aquila ha annullato l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano. Le stesse motivazioni sono alla base anche dall'annullamento degli arresti domiciliari a carico di Gabriele Venturini e Carlo Tellone, arrestati nell'ambito della stessa inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avezzano.
Secondo i giudici del riesame il gip, Maria Proia, ha "semplicemente operato una trasposizione automatica di quanto il pm (Roberto Savelli, ndr) ha riportato nella richiesta d'arresto" in violazione degli articoli del codice di procedura penale (292 e 309) riformati nel 2015.
I tre sono stati quindi liberati, anche se restano le accuse della procura. Nella giornata di domani (giovedì 14 aprile) verrà discussa la posizione del capo dell’ufficio tecnico del Comune, Gianpaolo Torrelli.