Mercoledì, 18 Maggio 2016 10:57

Pescara, sgomberato all'alba il mercatino dei senegalesi in Stazione

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Pescara, sgomberato il mercatino dei senegalesi.

Con un blitz delle forze dell'ordine che ha preso il via poco dopo le 4, è stato smantellato il mercato situato nell'area di risulta delle ferrovie, a Pescara, uno spiazzo di 800 metri quadrati che si trova in prossimità della massicciata dei binari sud del tracciato ferroviario. La proprietà dell’area è di Rete Ferroviaria Italiana che l’ha concessa in uso al Comune. Sono state eseguite anche operazioni di bonifica della zona predisposte dal Comune. A supporto di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e personale del Corpo forestale in servizio in città, i rinforzi arrivati da Napoli, Bari e Senigallia che si sono trovati di fronte una cinquantina di ambulanti.

Lo sgombero, infatti, era stato ampiamente annunciato. Per questo, i senegalesi hanno promosso un presidio per assistere alle operazioni: al loro fianco, gli attivisti di Rifondazione comunista. Non ci sono stati disordini, né è stata opposta resistenza.

Scompaiono, così, le oltre 150 bancherelle che, per vent'anni, hanno animato il rilevato ferroviario. "Ci volevano il sindaco Marco Alessandrini e il Pd per dare seguito agli sproloqui di Salvini", aveva annunciato, nel pomeriggio di ieri, l'ex consigliere regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. "A distanza di 9 mesi dalla scellerata ordinanza mai ritirata, emessa negli stessi giorni delle ordinanze 'fantasma' sulla non balneabilità, l'amministrazione comunale non è stata in grado di allestire un'area alternativa, come si era impegnata pubblicamente a fare con le associazioni e i sindacati. Ricordiamo - ha aggiunto Acerbo - che solo grazie alla tempestiva azione di Rifondazione Comunista e delle associazioni dei migranti in piena estate siamo riusciti a far retrocedere amministrazione e questura dallo sgombero".

Acerbo ha inteso ribadire che l'amministrazione Alessandrini avrebbe dovuto individuare un percorso prima di procedere alla firma delle ordinanze, "lo ha fatto tardivamente e senza nemmeno concretizzarle", e ha sottolineato, altresì, "che era stato a suo tempo l'attuale segretario cittadino del PD, in qualità di assessore al commercio, a collocare il mercatino temporaneamente nella zona della stazione e che ancor prima il centrodestra aveva offerto ai senegalesi la collocazione nell'area di risulta. Era quindi compito delle stesse amministrazioni trovare una soluzione, ovvero allestire uno spazio alternativo. Ora siamo alla situazione per cui si susseguono voci di imminente sgombero - aveva aggiunto Acerbo, come detto, nel pomeriggio di ieri - reso possibile dal fatto che Alessandrini non ha mai revocato le due ordinanze estive".

Allo sgombero, in effetti, si è proceduto alle prime luci dell'alba. L'ordinanza del primo cittadino porta la data del 17 maggio ma è stata pubblicata soltanto dopo la mezzanotte. Ed è strano che Forza Nuova sapesse già tutto: "Devono avere rapporti molto stretti con le forze dell'ordine o il Ministero dell'Interno se annunciano una manifestazione di sostegno allo sgombero per stasera con un trionfalistico appello", aveva aggiunto Acerbo ieri pomeriggio. Come è possibile che Forza Nuova già sapesse dello sgombero, tanto da organizzarsi per un presidio?

Sta di fatto che lo sgombero annunciato è stato portato a termine. Nonostante gli appelli di associazioni, comitati, movimenti e persino di Croce Rossa Italiana che, in una nota, aveva invitato l'amministrazione comunale a tornare sui suoi passi. Tutto inutile.

Certo, vanno sottolineate anche le responsabilità dei commercianti che trovavano lavoro e dignità nel mercatino. Nato per la commercializzazione di prodotti tipici dell'artigianato etnico, molte delle bancarelle si erano trasformate, nel tempo, in smercio per prodotti contraffatti, abbigliamento in particolare. Non solo. L'ordinanza di sgombero del 1° agosto scorso, "mai ottemperata", era stata chiusa in un cassetto - si legge nell'ordinanza pubblicata stanotte - "per la condivisione di un piano d'azione finalizzato al confronto tra le parti". Un piano che è fallito, evidentemente. Per responsabilità della politica e dei commercianti: si sono presentati soltanto in 45 allo sportello Urp attivato per regolarizzare la loro posizione e, ad un recente controllo della Municipale, era emerso che alcuni degli operatori indicati nell'elenco fornito dal rappresentante dei commercianti extracomunitari, in realtà, non vivono più a Pescara, in alcuni casi sarebbero irreperibili o addirittura tornati in Senegal.

Sta di fatto che la scelta dello sgombero, in piena notte, resta una brutta pagina per la città di Pescara, anche perché il mercatino dei senegalesi - oltre a rappresentare una occasione di lavoro e riscatta per decine di cittadini, senegalesi e non solo - era divenuto, negli anni, un appuntamento di colore e di folclore non solo per i pescaresi ma anche per i tanti che arrivavano in città. Si sarebbe potuto, e dovuto, trovare una soluzione alternativa, dignitosa, per permettere al mercatino di svolgersi in sicurezza e legalità. E' andata diversamente.

Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore. Il sindaco Alessandrini ha sottolineato come siano state condivise diverse soluzioni, con la comunità senegalese, "rispettando la vocazione inclusiva della città", con l'intenzione di "riportare nell'alveo della legalità situazioni consolidate negli anni. Questo cammino non si ferma", ha promesso il primo cittadino, "e auspichiamo che possa contribuire tutta la classe dirigente con proposte concrete e realizzabili, fin qui non pervenute, rinunciando al gusto della polemica ad ogni costo".

In mattinata, i senegalesi hanno incontrato il primo cittadino a Palazzo di Città.

"L'operazione di sgombero delle aree di risulta nasce da pressanti sollecitazioni che da mesi ricevo da parte del Comitato dell'Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Pescara e in cui siedono i massimi rappresentanti degli organi di giustizia e sicurezza del territorio - ha affermato il Sindaco Alessandrini - In quella sede mi sono state rappresentate indicazioni precise e perentorie di intervento sull'area, da tempo oggetto di complesse indagini riguardanti reati di chiara gravita'. Dunque era impossibile non intervenire ed eludere sollecitazioni tanto pressanti e autorevoli". 

"Ringrazio la comunita' senegalese per il senso di responsabilita' mostrato durante le operazioni di sgombero che si sono svolte in modo pacifico e senza danni alle persone e cose, e le forze dell'ordine che si sono mosse in coerenza con le mie sollecitazioni ad operare con ogni prudenza nell'azione di prevenzione, affinche' tutto avvenisse in tal senso. Il rispetto della legalita', com'e' noto - prosegue il sindaco - fa parte della mia storia personale e anche di quella politica, ho la certezza che appartenga anche alla nostra citta' e me ne faccio interprete. Come di Pescara e' proprio il senso dell'accoglienza, e in nome della piena integrazione ci stiamo muovendo, aprendo ai commercianti in regola provenienti dal cosiddetto mercato etnico, la possibilita' di operare da subito nel territorio commerciale della citta' e mettendo a disposizione di tutti uno sportello al fine di regolarizzare quelli che ne hanno interesse, proprio perche' fosse assicurata la continuita' lavorativa.

"Il nuovo mercato etnico e dell'integrazione sara' pronto non appena definita la procedura amministrativa necessaria, da noi messa in cammino mesi fa. Tale percorso - fa sapere Alessandrini -avra' tempi serrati: arrivera' dai Vigili del Fuoco il placet sul progetto per quanto riguarda la sicurezza e il vice sindaco Enzo Del Vecchio sara' subito dopo ad Ancona presso la sede dipartimentale di RFI perche' arrivi anche il loro via libera. Ma voglio sottolineare che a tutti gli ambulanti in regola sara' assicurato un posto nei mercati della citta'. Non solo: in attesa che l'iter si definisca abbiamo intenzione di sperimentare la possibilita' di allocare gli ambulanti in regola e con i titoli adeguati a operare in spazi temporanei prossimi alla sede del nuovo mercato che verranno allestiti in tempi brevissimi. I controlli - conclude Alessandrini - saranno costanti perche' siano garantiti sicurezza, rispetto delle regole e impegno per un cambiamento positivo di una situazione su cui nessuno, prima d'ora, si era mai cimentato a trovare una soluzione concreta e il piu' possibile condivisa".

Anche l'assessore alle Attvitià produttive Giacomo Cuzzi è intervenuto sullo sgombero di stamane. "E' stata una scelta sofferta, ma necessaria quella di ripristinare regole e legittimita' in un luogo dove per anni la situazione era fuori controllo - ha affermato Cuzzi - Abbiamo cercato di rispondere all'esigenza di tutela dell'ordine e sicurezza pubblica manifestato dalle autorita' competenti, offrendo anche percorsi alternativi agli operatori senegalesi in regola e che hanno scelto Pescara tanti anni fa per vivere e per lavorare". 

"Un dialogo iniziato da tempo con la comunita' senegalese, alla quale va anche il mio ringraziamento per il modo in cui ha collaborato alle operazioni e ha partecipato a tale dialogo. Come ringrazio - prosegue l'amministratore - anche le forze dell'ordine per aver eseguito lo sgombero in modo tranquillo, secondo quanto l'Amministrazione auspicava. A chi e' in regola e vuole operare secondo le normative vigenti per tutti abbiamo offerto e offriremo opportunita' con il bando di inserimento nei mercati rionali e con la definizione progettuale dell'area identificata per la realizzazione di un mercato multietnico vero e concreto. Abbiamo affrontato e stiamo risolvendo una questione ventennale su cui nessuna Amministrazione aveva mai avuto la capacita' di lavorare concretamente, elaborando una proposta realizzabile.

"Oggi - dice infine Cuzzi - abbiamo liberato l'area offrendo, pero' a chi la occupava da tempo opportunita' di inserimento nel tessuto commerciale cittadino, un'apertura che sara' la base del processo di reale integrazione atteso e necessario per procedere"

Ultima modifica il Mercoledì, 18 Maggio 2016 16:17

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