Mercoledì, 28 Agosto 2013 16:47

Corteo della Bolla, le voci delle istituzioni e la protesta dei lavoratori dell'Asm e dell'Ospedale

di 

"E' la Perdonanza della partenza a razzo della ricostruzione, in otto mesi e mezzo abbiamo liquidato finanziamenti per 870milioni di euro". A dichiararlo, all'avvio del Corteo della Bolla, il sindaco Massimo Cialente: "Sta cambiando il clima, c'è rinnovata fiducia, ma tra un mese al massimo avremo finito i soldi della delibera Cipe. Non siamo sul piede di guerra - continua il primo cittadino - ma stiamo vedendo come trovare la liquidità di 1,2miliardi di euro. Stiamo ragionando con l'aiuto di un pool di grandi banche italiane, scavalcando il governo, anche perché se salta il cronoprogramma non rusciremo a ricostruire tutto entro il 2019. E' tutto un gioco di casse e competenze".

politici partenzaA parlare ai microfoni di NewsTown anche l'Assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano: "Speriamo che questa sia la Perdonanza della ripresa. Ci aspettiamo concretezza da parte del Governo, già dalla prossima Legge di Stabilità". Una Perdonanza partecipata da molti turisti: "Questo sta a significare che la manifestazione è seguita anche fuori. Non parlerei però di normalità, che vivremo solo quando sarà normale camminare per le vie del centro storico. E' un obiettivo che possiamo raggiungere solo se ci crediamo. Tra due anni, forse, vedremo tornare a nuova luce l'asse centrale: sarà il messaggio che lanceremo per una ricostruzione complessiva del nostro territorio, dall'Aquila all'ultimo paese del Cratere. Non vorrei che ci innamorassimo delle quattro vie principali della città e poi dimenticassimo il resto".

L'esecutivo guidato da Enrico Letta, è rappresentato dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, l'abruzzese Giovanni Legnini: “La Perdonanza Celestiniana a l’Aquila, oltre al suo eccezionale valore storico, ha un significato speciale dall’anno del terremoto e ancora di più oggi perché, dal luogo di partenza del corteo, nel centro storico, si vedono diverse gru che testimoniano, finalmente, l’avvio della ricostruzione pesante della città. Dopo tante sofferenze e difficoltà, la ricostruzione sembra andare a regime. Soprattutto grazie alle procedure sempre più spedite garantite dagli Uffici speciali per la ricostruzione, dal comune dell’Aquila e dagli altri comuni del cratere. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e l’intera città fanno bene a tenere alta l’attenzione dei decisori pubblici sull’efficiente e rapido corso della rinascita aquilana, perché di ciò c’è bisogno per segnare ulteriori avanzamenti nel reperimento delle risorse necessarie per proseguire i lavori. Dopo lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro, deciso dal governo Letta, e la parziale anticipazione della spendibilità di queste risorse, dopo lo sblocco di 100 milioni di euro per lo sviluppo dell’economia, e la velocizzazione delle procedure di pagamento dei SAL, si deve ora completare questo processo, auspicabilmente con la Legge di stabilità. In quella sede ci prefiggiamo di garantire una più rapida spendibilità delle risorse già stanziate, per poi individuare le ulteriori risorse ancora necessarie. Il mio auspicio è che lo spirito di riconciliazione, racchiuso nella celebrazione della Perdonanza aquilana, possa favorire la consapevolezza, a tutti i livelli istituzionali, che a fronte dell’importante tratto di strada già fatto per la ricostruzione, è necessario ancora un grande sforzo collettivo, anche in termini finanziari,per proseguire e completare il percorso avviato”.

"L'annuale celebrazione della Perdonanza costituisce per gli aquilani e per gli abruzzesi tutti un patrimonio di portata straordinaria che oltrepassa i confini regionali", ha sottolineato il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. "Un momento di riflessione che pone sotto una luce speciale la figura di Celestino V divenuto nel tempo espressione dell'intera società abruzzese, simbolo di spiritualità religiosa e laica. Un elemento di forte identità comunitaria in cui ci si sente testimoni di un principio così profondo come quello del perdono. Il messaggio del perdono è un messaggio di speranza. Speranza che si esprime nelle aspettative per l'avvenire. Speranza di nuove chance, di nuove opportunità, di nuovi inizi. E' proprio di questo sostegno e di questo incoraggiamento che abbiamo bisogno per la ripresa del territorio e per la ricostruzione delle zone terremotate".

Non solo la sfilata del corteo storico e civile: tra le vie del centro storico, sono apparsi gli striscioni di protesta dei lavoratori del reparto di medicina ospedaliera dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila e di quelli della municipalizzata dei servizi Asm.

protesta medicina copiaUna trentina tra medici, infermieri, specializzandi e paramedici del reparto di medicina ospedaliera dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila ha esposto, su viale Crispi, davanti la chiesa di Cristo Re, alcuni striscioni per protestare contro la "chiusura" del reparto disposta dal manager della Asl L'Aquila-Avezzano-Sulmona Giancarlo Silveri. "7 mila fime per salvare il reparto di medicina ospedaliera" recitano i cartelli, con le riproduzioni delle firme apposte dai cittadini a sostegno della petizione. In base all'atto aziendale firmato da Silveri, medicina ospedaliera scomparirà e sarà sostituita da due nuove unità specialistiche, 'Immunologia e malattie del tessuto connettivo' e 'Area di predimissione ospedaliera'.

precari asm

A protestare, in Piazza Palazzo, anche gli ex lavoratori dello smaltimento macerie dell'Asm, municipalizzata dei rifiuti: “Siamo padri di famiglia e giovani ragazzi senza lavoro” racconta a NewsTown Antonio Bellò “ho due bambini e una moglie disoccupata, come faccio a dire loro che oggi mangiamo e domani no? A ottobre ci finisce la disoccupazione, di 600 euro al mese”.

L'Asm aveva assunto tramite agenzia interinale lo scorso anno 162 persone per lavorare allo smaltimento delle macerie nelle demolizioni degli edifici danneggiati dal terremoto. Dopo un primo periodo, nessun lavoratore – con contratto a progetto – è stato riconfermato e solo nel giugno scorso ne sono stati riassorbiti 33. Tra loro, 12 sono stati licenziati nel mese successivo. E' curioso come non riesca a trovare appalti la Asm che, in quanto società pubblica, non ha scopi di lucro e quindi effettua lo smaltimento e il riciclaggio di macerie da demolizioni con costi per i proprietari notevolmente più bassi rispetto alle ditte private (spesso di fuori città), che al contrario continuano ad acquisire nuove commesse: “Non riusciamo a trovare lavoro, anche perché le ditte private vengono da fuori città e arrivano già con il personale al completo”, afferma Mirko Ferrari, un altro dei lavoratori licenziati presenti al corteo.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Agosto 2013 16:23

Articoli correlati (da tag)

Chiudi