Due milioni di euro, stanziati con Legge del 25 novembre scorso a valere sul fondo nazionale per la rievocazione storica: andranno a sostenere 40 manifestazioni in Italia.
Tra le altre, non ci sarà il Corte della Bolla della Perdonanza Celestiniana: sebbene il bando fosse stato istruito due mesi fa, infatti, l'amministrazione comunale ha inviato la domanda d'ammissione a finanziamento fuori tempo massimo. A scoprirlo, il capogruppo del PD in Consiglio comunale Stefano Palumbo: "La delibera di Giunta è stata approvata soltanto il giorno prima la scadenza del bando", ha svelato; dunque, "non c'è stato il tempo di presentare la domanda nei tempi stabiliti".
Segno che "la macchina amministrativa" comincia a "prendere acqua da tutte le parti".
Ora, "se da un lato rammarica il fatto di aver perso un'opportunità d'oro per ottenere fondi importantissimi per l'organizzazione dell'evento - sottolinea Palumbo - preoccupa la disattenzione e la superficialità con la quale il Comune dell'Aquila sta affrontando la partita ben più importante della candidatura a patrimonio immateriale dell'umanità", confermata in queste ore dal comitato UNESCO Italia.
Palumbo si chiede: "C'è un motivo dietro la mancata conferma del progetto 'La Perdonanza nelle scuole' con il quale da qualche anno il Comune coinvolgeva gli studenti aquilani in un percorso di rilancio culturale dell'evento? Possibile non si sia pensato di cogliere l'occasione dei riflettori accesi sulla riapertura della Basilica di Collemaggio per rilanciare il messaggio di Celestino V e promuovere oltre i confini cittadini un evento dal significato storico mondiale? Lo chiedo con sincera preoccupazione", ha concluso il capogruppo dem.