Lunedì, 04 Luglio 2016 15:10

Carenza di personale, sospensione temporanea per la Neurochirurgia di Avezzano

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Il manager della Asl dell'Aquila Rinaldo Tordera ha ordinato la chiusura temporanea della Neurochirurgia di Avezzano. Una decisione maturata su disposizione del primario  del reparto, il professor Renato Galzio.

"La carenza di personale medico di neurochirurgia, sia ad Avezzano che all’Aquila, per un totale di 4 dirigenti medici" scrive in una nota Tordera "non permette di garantire il servizio H 24, con doppia reperibilità, contemporaneamente in entrambe le sedi, tenuto conto dell’obbligo di rispettare le recenti normative vigenti sugli orari di servizio per il personale dipendente della Asl".

Pertanto, prosegue Torrdera, "nelle more dell’espletamento delle procedure di assunzione di due neurochirurghi a tempo indeterminato e in considerazione dei relativi tempi tecnici, al fine di razionalizzare le risorse disponibili e garantire nel contempo la massima sicurezza ai pazienti, è stata temporaneamente disposta la sospensione dell’attività chirurgica all’ospedale di Avezzano, concentrando l’organico dei medici all’ospedale di L’Aquila. Si tratta di un provvedimento assunto per tutelare i degenti e garantire loro adeguata assistenza".

In questa fase transitoria, aggiunge il manager, sarà assicurata la disponibilità di un neurochirurgo all’Aquila per qualsiasi problematica emergente relativa all’attività della stroke unit, nell’ambito della neurologia dell’ospedale di Avezzano.

La decisione di Tordera fa insorgere, però, la politica. Sia il centrodestra che il centrosinistra promettono di alzare le barricate e attaccano soprattutto il primario Renato Galzio.

Ad alzare la voce sono il consigliere regionale di Forza Italia Emilio Iampieri e il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio.

"Questo è un vero e proprio stupro alla Marsica" dichiara Iampieri al Centro, "è un atto gravissimo e inaccettabile, ancora più pesante se unito agli altri tagli in atto sulla sanità. Faremo le barricate e proporrò ai sindaci del territorio che vorranno aderire di occupare la direzione generale della Asl. Chiederemo un incontro immediato con il manager e pretenderemo una giustificazione convincente. In caso contrario occuperemo gli uffici. Questa è una cosa che non può passare" incalza Iampieri "in nessun modo possiamo accettarla e in nessun modo possiamo passarci sopra. Qui si parla della pelle della gente in quello che è il territorio più densamente popolato della provincia che già viene espropriato di uffici pubblici a favore del capoluogo. Ciò che mi stupisce", conclude poi Iampieri "è che tutto ciò è avvenuto senza una discussione preventiva, ma con un sotterfugio di questo tipo. Nei prossimi giorni ci informeremo per capire cosa c’è dietro e faremo subito una interrogazione al prossimo consiglio regionale.

"Sono contrario alla chiusura di Neurochirurgia per quanto riguarda le emergenze e le urgenze" incalza, sempre dalle colonne del Centro, il primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio (Pd) "non voglio un reparto che faccia interventi programmati al cervello, ma che possa invece bloccare ad esempio un ictus, che sia un servizio salva vita. Farò tutte le azioni possibili per questo obiettivo. Questa chiusura è in sostanza una disposizione del primario dell’Aquila, Renato Galzio, che già lo scorso anno aveva provato a soverchiare autoritariamente il reparto di Avezzano. Ero riuscito a bloccarlo, ma ancora una volta ci ha riprovato. Non entro nel merito delle questioni tecniche che verranno affrontate con il gruppo di lavoro medico scientifico che ho costituito ad Avezzano".

"Renato Galzio non è criticabile dal punto di vista professionale" dichiara Di Pangrazio al Messaggero "Devo dire però che qualche puntualizzazione va a lui rivolta sotto altri punti di vista. Ripeto, nessuna offesa nei suoi confronti ma da sempre il suo modus operandi è sotto la mia attenta considerazione".

Di Pangrazio incontrerà il manager della Asl Tordera domani: "La nostra azienda" scrive Tordera "tende sempre, con tutti i mezzi a disposizione, ad assicurare la migliore assistenza possibile al paziente ma non può ovviamente prescindere dai vincoli di legge e dall’entità delle risorse, umane e finanziarie, disponibili. Incontrerò Di Pangrazio già mercoledì prossimo per esaminare la situazione e valutarla insieme, in modo da trovare ogni eventuale, possibile margine per gestire al meglio questa fase transitoria, in attesa dell’arrivo di nuovo personale medico"

 

Ultima modifica il Martedì, 05 Luglio 2016 23:35

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