Altra doccia gelata per i lavoratori dei call center.
La E-Care ha avviato una procedura di licenziamento per 26 lavoratori della sede dell'Aquila, su un totale di 211 esuberi previsti in tutti e cinque i call center che la società ha sul territorio nazionale (oltre L'Aquila, le altre sedi sono localizzate a Milano, Roma, Torino e Bari).
A comunicarlo a Unindustria (l'Unione delgi industriali del Lazio) e alle Rsu aziendali è stata l'azienda, con una lettera che porta la data di oggi, mercoledì 6 luglio.
All'origine della decisione, spiega la E-Care, c'è principalmente una perdita di ricavi, registrata nel primo semestre 2016, di 10 milioni di euro, dovuta principalmente a un calo di attività determinato dal ritiro di alcune commesse, come quelle di Acea, Lottomatica e TeleTu.
Dopo Roma e Milano - nelle cui sedi sono previsti, rispettivamente, 90 e 86 licenziamenti - il call center dell'Aquila è quello dove ci saranno più esuberi: 26, su un organico aziendale complessivo di 416 dipendenti (altre 9 licenziamenti interesseranno invece le sedi di Torino e Bari).
I tempi di attuazione della procedura di licenziamento saranno, fa sapere sempre l'azienda, strettissimi: ci sarà tempo fino al 15 luglio per trovare un'eventuale intesa con misure alternative alla riduzione del personale.
Il licenziamento dei 26 lavoratori della E-Care - società nata nel 2000 e specializzata principalmente in servizi di outbound, inbound e back office, con una forza lavoro sul territorio nazionale di 1991 dipendenti - sarebbe un'altra pesante tegola per il tessuto economico e occupazionale dell'Aquila e in particolare per il settore dei call center, già interessato dalla vertenza Global Network, dove i posti di lavoro a rischio sono 234.
Il comunicato della Uilcom
Ecare apre la procedura di licenziamento collettivo per 211 lavoratori su tutto il territorio nazionale.
A L'Aquila sono 26 gli esuberi dichiarati da Ecare di cui 24 nell'area operativa e 2 nel'area staff.
Ecare opera su territorio Italiano attraverso 5 sedi operative L'Aquila, Roma, Milano, Torino e Bari e occupa circa 2000 Lavoratori di cui 304 sono a L'Aquila.
A seguito di un difficile contesto economico-finanziario Ecare spa ha avviato un processo di ricapitalizzazione con contestuale aumento mutamento della compagine azionaria e a tal proposito in data 10 maggio u.s.
È stato azzerato il capitale sociale per perdite ex srt.2447 c.c. E l'unico azionista Olisistem ITQ Consulting spa ha provveduto alla copertura delle stesse fino al ripianamento del deficit. L'Azienda ci ha comunicato che un ulteriore aumento di capitale è stato gia' deliberato al fine di garantire la continuità aziendale; la deduzione logica ci porta a pensare che se non fosse intervenuto Olisistem spa l'Azienda Ecare avrebbe fallito.
Dal 2014 al 2016 l Azienda ha registrato una perdita dei ricavi di circa 10mln di euro.
Purtroppo abbiamo appreso il 5 luglio che le intenzioni di Ecare era quella di aprire la procedura di licenziamento e ieri l'ha fatto, ma non condividiamo gli esuberi aquilani.
I lavoratori della sede di monticchio dovranno fare uleriori sacrifici e per quanto ci riguarda a L'Aquila non avrebbe dovuto esserci nessun esubero ma come dichiarato da Ecare su tutti i tavoli romani, gli accordi sindacali fatti nella sede aquilana, tipo quello dei Rol e Ef, non ha portato nessun beneficio per la rimessa in bonus dei conti aziendali.
Ora si apriranno i tavoli nazionali e successivamente quelli ministeriali dove saremo presenti con tutta la delegazione Uilcom-UIL.