234 posti di lavoro a rischio. Sono quelli del call center Globe Network dell'Aquila, la cui sede si trova all'interno dell'ex polo elettronico di Pile.
Ieri i dipendenti hanno ricevuto la notizia che la H3G, committente unico dell'azienda, ha deciso di non rinnovare la commessa. Se non si troverà il modo di rinnovare quest'ultima o se non salterà fuori un nuovo committente, le 234 persone attualmente impiegate nel call center - età media 40 anni; tutte, o quasi, con contratti a tempo indeterminato sia part time che full time - rischiano di essere licenziate a partire dal 1° luglio.
Questa mattina un gruppo composto da un centinaio di lavoratori ha protestato organizzando un sit-in nella rotonda antistante l'hotel Amiternum, all'imbocco di viale Corrado IV. Un luogo scelto non a caso, trovandosi lungo il tragitto su cui, nel primo pomeriggio, è transitata la tappa del Giro d'Italia.
Da ieri i dipendenti sono in sciopero; la mobilitazione continuerà a oltranza almeno fino alla prossima settimana.
All'origine di tutto sembra esserci un debito di oltre 4 milioni di euro accumulato dalla stessa Globe Network, che dal luglio 2015 è in liquidazione. A causa di questa pesante situazione debitoria, la H3G ha deciso di interrompere la collaborazione ritirando la commessa.
Avvisaglie della crisi c'erano state già l'anno scorso, ad agosto, quando venne paventato il licenziamento di 60 persone e molti lavoratori, pur di salvare il posto, accettarono di passare a contratti di solidarietà e al part time.
Martedì prossimo ci sarà un incontro tra i sindacati e i vertici della H3G dal quale, dice Olga Ferrari delle Rsu, "ci aspettiamo risposte e rassicurazioni che possano consentirci di andare avanti. Questo call center ha garantito un lavoro a chi lo aveva perso a causa del terremoto".
"H3G sta lavorando per valutare tutte le possibili soluzioni a garanzia e tutela dell’occupazione e delle parti coinvolte" afferma, in una nota, l'azienda.
La chiusura del call center Globe Network non avrebbe un impatto sociale pesantissimo su centinaia di famiglie ma sarebbe un colpo durissimo
per l'intera città e per la sua boccheggiante economia.“Il comparto dei call center” dice a NewsTown Marilena Scimia della Cgil “che in questi anni ha garantito un lavoro a migliaia di persone è in crisi. Serve l'intervento della politica affinché le imprese arrivate all'Aquila dopo il terremoto rimangano qui”.
La nota ufficiale della H3G
Innanzitutto, è doveroso ricordare che il call center operativo dal 2010 a L’Aquila è un progetto che H3G ha fortemente voluto e realizzato per dare il proprio contributo alla rinascita e alla ripresa economica della città dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009. H3G ha così creato più di 200 posti di lavoro con l’obiettivo – condiviso con le Istituzioni – di dare serenità e concrete prospettive per il futuro a molti giovani abruzzesi e alle loro famiglie. L’attuale situazione di crisi nasce invece dalla gestione del call center da parte del fornitore GlobeNetwork: H3G è venuta infatti a conoscenza a luglio del 2015 della messa in liquidazione della stessa GlobeNetwork e della sua pesante situazione debitoria verso l’Amministrazione finanziaria. Tutto questo nonostante H3G avesse regolarmente pagato il servizio alle scadenze pattuite in accordo con il fornitore nel corso del rapporto contrattuale. Di conseguenza sono venuti a mancare i presupposti per la prosecuzione della collaborazione e pertanto H3G si è vista costretta a interrompere il rapporto con GlobeNetwork. Ora, per mantenere fede all’impegno preso più di 6 anni fa in virtù della responsabilità sociale dell’azienda, H3G sta lavorando per valutare tutte le possibili soluzioni a garanzia e tutela dell’occupazione e delle parti coinvolte.
3e32: "A fianco dei lavoratori e lavoratrici di Globe Network"
"234 lavoratori e lavoratrici di Globe Network, società che opera per la "3" nel settore dei call center e che all'Aquila trova sede nell'ex polo elettronico, stanno rischiando il proprio posto di lavoro a causa del mancato rinnovo della commessa. 234 persone rappresentano un numero enorme per una città come la nostra, che da anni vede passare sopra le teste della popolazione miliardi di euro per la ricostruzione, senza una, che sia una, ricaduta positiva per un maggiore benessere economico e sociale, se non per pochi, e a scapito dei più".
A scriverlo, in una nota, è il comitato 3e32.
"In una città dove il presente traballa e il futuro latita" si legge nella nota "il call center arriva a rappresentare uno dei pochissimi sbocchi lavorativi soprattutto per i più giovani, fungendo da ammortizzatore sociale, "masticando" il lavoratore, per poi scaricarlo in cerca di un costo del lavoro sempre più basso, coerente alla logica dello sfruttamento e del massimo profitto. E' svilente constatare, come facciamo da tempo, che la nostra città è l'emblema del fallimento delle politiche economiche sui territori, che vedono sempre di più le ricche multinazionali aprire, illudere e poi andarsene. Si può andare avanti così? Senza uno stabile presente e senza reddito, privati del futuro e derubati delle risorse che dovrebbero essere di tutti. Mentre una piccola minoranza accumula milioni di euro sulla nostra pelle. Siamo a fianco dei lavoratori e le lavoratrici di Globe Network e invitiamo tutta la comunità aquilana a mobilitarsi per difendere il lavoro e la dignità di questo territorio".
Palumbo e Pietrucci: "Solidarietà ai lavoratori, al lavoro per soluzioni"
"Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori di Globe Network. Avere parlato con loro nel corso della manifestazione dà la conferma della giustezza delle loro ragioni".
Ad affermarlo sono gli esponenti del Pd Pierpaolo Pietrucci e Stefano Palumbo, rispettivamente consigliere regionale e capogruppo al consiglio comunale dell'Aquila.
Siamo in contatto costante con il vicepresidente della Giunta regionale e il sindaco dell'Aquila per la risoluzione della vicenda (costanti e continui i contatti anche con l'azienda e il fornitore), che va affrontata con un approccio a due livelli. Anzitutto fare fronte all'emergenza, e trovare per i lavoratori coinvolti una soluzione che ne tuteli reddito e professionalità. Poi aprire un tavolo e un ragionamento per fare in modo che il grande bacino di lavoratori e competenze che si è sviluppato all'Aquila negli ultimi anni e che fa riferimento al settore dei call center sia opportunamente non solo difeso, ma anche valorizzato.
Convince l'idea, avanzata da Lolli, di lavorare per fare nascere un polo che possa gestire lavori più complessi e sofisticati. Di certo un settore di questo peso non può andare avanti con la precarietà che c'è stata finora; siamo stati tra i primi a portare i lavoratori dei call center all'attenzione della politica, e assieme a Giovanni Lolli ci stiamo adoperando perché la loro professionalità non venga dispersa ma che anzi sia carburante e linfa per la rinascita della città".
Gianni Melilla (Sel-SI) presenta interrogazione parlamentare
Sulla situazione della Globe Network il deputato di Sel Gianni Melilla ha presentato un'interrogazione al ministro competente.
"Duecentotrentaquattro lavoratori del call center Globe Network perderanno il posto di lavoro dal 30 giugno. Ieri mattina - scrive il deputato nella premessa del documento - è arrivata la comunicazione che la H3G, unica committente dell'azienda, ha inviato una lettera di disdetta della commessa. Quella prospettata non è una crisi temporanea, ma la chiusura, in tempi strettissimi, del call center aquilano, inaugurato a dicembre del 2009 negli spazi dell'ex Italtel, all'interno del polo elettronico".
"Ad agosto del 2015 - ricorda Melilla - nel call center si era paventato il licenziamento di 60 persone, poi scongiurato grazie all'accordo firmato dalle Rsu nella sede di Confindustria, con cui sono erano stati attivati due anni di contratti di solidarietà. In una nota i sindacati spiegano come la Globe Network è arrivata all'Aquila dopo il sisma, e finora non c'erano stati grossi problemi. La notizia della disdetta della commessa da parte dell'unica committente, la H3G, è un fatto grave, da rimuovere solo con una alternativa di lavoro credibile. Nei prossimi giorni - fa sapere il deputato - sono previste mobilitazioni straordinarie da parte dei lavoratori per sollecitare le istituzioni rispetto al grave problema sorto e sono stati coinvolti la Regione Abruzzo e gli Enti Locali. Melilla ha pertanto chiesto al ministro del Lavoro "Se non intenda intervenire rispondendo all'appello delle organizzazioni sindacali per affrontare questa grave vertenza occupazionale in un territorio gia' in grande sofferenza dal punto vista sociale ed economico dopo il terremoto".
Pezzopane: "Solidarietà e impegno per i lavoratori"
"Solidarietà e vicinanza, ma anche impegno concreto al fianco dei lavoratori di Globe Network, call center dell'Aquila, per i quali si profilano settimane di incertezza, con la spada di Damocle del licenziamento".
Lo dice la senatrice del pd Stefania Pezzopane.
"La Globe Network - prosegue Stefania Pezzopane - si trova in cattive acque, la vicenda è complessa, ma ci stiamo attivando, insieme con il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli, per evitare che più di 200 persone perdano il lavoro. Sono in contatto con i vertici di H3g per verificare tutto quanto possa essere fatto per salvare lavoratori e commessa. La situazione è difficile anche per i dipendenti di E-Care, il call center di Monticchio, dove sono a rischio 60 posti di lavoro. L'obiettivo delle prossime settimane - fa sapere la senatrice - sarà verificare la disponibilità di altre aziende che, nel caso del call center del polo elettronico, starebbero manifestando interesse. Dovranno assumersi l'impegno di reinserire il personale già occupato e qualificato. E' proprio questo l'obiettivo di un disegno di legge che ho presentato in Senato, con cui propongo la clausola sociale per la salvaguardia dei lavoratori dei call center e per stabilire dei requisiti seri per le commesse in questo settore. In sostanza, il disegno di legge prevede per le aziende che vincono nuovi appalti l'impegno a riassorbire il personale già impiegato, non solo per tutelare i posti di lavoro, ma per avvalersi di lavoratori già formati e in grado di offrire un servizio di qualità. Queste lavoratrici e lavoratori sono capaci e competenti - conclude Pezzopane - è inaccettabile che possano essere mandati a casa".
Noi con Salvini: "Politica sostenga il settore con azioni concrete"
"Siamo stati presenti, stamani, al sit in organizzato dai dipendenti della Globe Network che, a causa della disdetta della commessa da parte di H3G, unico committente dell'azienda, andranno incontro al licenziamento collettivo praticamente immediato, ossia, come è stato comunicato dall'azienda, dal 30 giugno. Siamo vicini ai 234 addetti e alle loro famiglie, costrette a misurarsi con il dramma della perdita del posto di lavoro".
Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali del gruppo 'Noi con Salvini'.
"Riteniamo che la politica debba sostenere attraverso azioni concrete il settore dei call center che, in città, vede impiegati migliaia di addetti e, pertanto, costituisce una costola della nostra economia. Un sostegno che deve attuarsi tramite l'individuazione di programmi di sviluppo e di risorse adeguate, da reperire nell'ambito dei fondi per lo sviluppo. In questo senso, pertanto, Comune e Regione devono porsi in prima linea a difesa del settore e a tutela dei lavoratori. Vanno assicurate politiche di sostegno e risorse certe. La nostra città, già alle prese con una difficile ricostruzione e con una crisi economica che portato alla chiusura di aziende e attività produttive, non può permettersi di assistere inerte a un ulteriore perdita di posti lavoro, ai danni di centinaia di giovani e di famiglie".
Blundo (M5S): "Chiarimenti sul buco della Global Network"
"A causa di impegni istituzionali che mi trattenuto in Senato stamane nell'ambito del convegno 'Minori, bullismo e cyber-bullismo' non sono purtroppo potuta essere presente al corteo di protesta organizzato dai lavoratori in sciopero del call center Globe Network durante il giro d'Italia oggi a L'Aquila". È quanto dichiara la senatrice Enza Blundo del Movimento 5 Stelle.
"Esprimo tutta la mia solidarietà – prosegue Blundo – ai lavoratori che rischiano il posto di lavoro dal 1° luglio a causa del mancato rinnovo della commessa di H3G".
"Auspico una immediata soluzione per l'annosa questione chiedendo chiarimenti anche sul buco finanziario che pare sia stato generato da una poco equilibrata gestione da parte dell'azienda insediata a L'Aquila", conclude la senatrice pentastellata.
Fratelli d'Italia: "Politica recuperi il tempo perso"
"La classe politica aquilana recuperi il tempo perso e si impegni per il salvataggio in extremis dei posti di lavoro al call center della H3G".
Lo scrive in una nota il presidente del circolo territoriale "99" di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale del capoluogo, Alessio Pilone, in merito alla possibile perdita di 234 unità occupazionali della Globe Network.
"La crisi dell'azienda era nell'aria da tempo, ma nulla a oggi è stato fatto - spiega Pilone - come si apprende dalla stampa, già nel luglio 2015 l'azienda affidataria del servizio era stata messa in liquidazione e solo ora, dopo quasi un anno, le parti politiche si pronunciano per tentare di fare qualcosa in vista della prevedibile rescissione del contratto con la H3G".
"Dal recente comunicato della H3G traspare la volontà del committente di mantenere gli impegni sociali assunti con il capoluogo dopo il sisma del 2009 per contribuire alla rinascita del territorio - continua Pilone - pertanto auspichiamo che finalmente la classe politica si interessi proficuamente del caso e che la situazione si risolva al più presto: una città come L'Aquila, dove è evidentemente mancata una politica occupazionale lungimirante ed efficiente, non può permettersi di perdere né questa né altre aziende, purtroppo tutte vessate in questo momento come mai nella storia italiana".