Martedì, 26 Luglio 2016 09:54

L’Aquila: utilizzata per la prima volta al mondo tecnologia a ultrasuoni focalizzati per lesione al ginocchio

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E' stata utilizzata per la prima volta all'Aquila, su scala mondiale, la tecnologia non invasiva ad ultrasuoni focalizzati guidati da Rmn, MRgFUS.

A beneficiarne è stato un ragazzo di 24 anni affetto da anni da una rara forma di lesione al ginocchio. A eseguire l'intervento è stata un’équipe dell'Unità operativa di Radiologia dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila composta dal professor Carlo Masciocchi, dal dottor Luigi Zugaro ed dal dottor Francesco Arrigoni.

La lesione era un desmoide corticale o periosteo, anche noto come “tug lesion”, una rara lesione benigna che può insorgere nei bambini ed adolescenti che svolgono attività fisica. Non una lesione tumorale, ma reattivo-infiammatoria che si localizza tipicamente al ginocchio. L’incidenza è compresa tra l’11,5% nei maschi e il 3,6% nelle femmine di età compresa tra i 3 e 17 anni. I sintomi sono caratterizzati da dolore e risentimento a livello del ginocchio, prevalentemente sul versante mediale. Il dolore può avere, come in questo caso, intensità tale da essere invalidante.

Il desmoide corticale o periosteo fa parte delle cosiddette “don't touch lesions”, ovvero le lesioni da non toccare per le quali non è quindi prevista una specifica terapia chirurgica. La terapia medica mira solo a controllare i sintomi e per il paziente e' generalmente previsto riposo o fisioterapia.

"Ad oggi il trattamento da noi effettuato risulta essere il primo e l'unico a nostra conoscenza – afferma Carlo Masciocchi professore ordinario di Radiologia presso l'Università degli Studi di L'Aquila e Presidente della Società italiana di Radiologia medica - Abbiamo deciso di sottoporre il paziente a questo trattamento perché il dolore da lui provato era cosi importante da interferire con la sua vita normale, impedendogli anche di lavorare. Il paziente, dieci giorni dopo il trattamento, ha ripreso in maniera completa tutte le sue attività ed oggi, ad oltre due mesi dal trattamento, sta bene e lamenta solo un saltuario fastidio al ginocchio".

Lo sviluppo di questa nuova tecnologia, la termoablazione ad Ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica (MRgFUS), applicata ai trattamenti delle lesioni tumorali dell'osso, permette di trattare i tumori con estrema accuratezza, senza incisioni e con ridotta invasività. Può essere applicata sui tumori benigni quali ad esempio l'osteoma osteoide e su quelli maligni (come le metastasi).

L'ospedale San Salvatore si conferma un'eccellenza nello studio della patologia ossea e nell'introduzione di nuove tecniche per gli interventi mininvasivi dei tumori alle ossa (moltissime patologie pediatriche ossee benigne in Italia vengono trattate a L'Aquila). Il nosocomio aquilano ha introdotto la tecnologia degli Ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica, che rappresentano una valida alternativa alle più invasive tecniche chirurgiche, già nel 2012.

"Ci siamo concentrati negli ultimi anni sul trattamento delle lesioni metastatiche dell'osso con l'applicazione della tecnica ad ultrasuoni focalizzati su pazienti selezionati con risultati molto incoraggianti, migliorando il loro quadro clinico - spiega Masciocchi -. Riusciamo a ridurre la massa tumorale ma soprattutto ad abbattere il dolore fino al punto da non rendere più necessario l'uso di antinfiammatori. Se correttamente eseguiti, questi interventi garantiscono un'efficacia elevata e duratura".

I nuovi campi di applicazione della tecnologia ad Ultrasuoni focalizzati guidati dalla Risonanza magnetica (MRgFUS). l campo di applicazione della tecnologia ad Ultrasuoni focalizzati guidati dalla Risonanza magnetica è ben più ampio e non si ferma ai trattamenti oncologici.

L'Italia è in prima linea al mondo nelle applicazioni di questa tecnica per il trattamento delle patologie neurologiche quali il tremore essenziale e il Parkinson.

Nel campo dell'oncologia, i ricercatori stanno esaminando le potenzialità degli ultrasuoni focalizzati per intervenire su trattamenti chemioterapici nella fase del “drug delivery” per permettere ai medicinali di attraversare lo strato del cervello noto come barriera emato-encefalica, l'ostacolo che impedisce ai farmaci di arrivare al cervello e che rende inefficaci molte terapie oncologiche a questo livello.

(Fonte Il Sole 24 Ore).

Lanciano: impiantato il più piccolo pacemaker al mondo

E' stato impiantato per la prima volta all'ospedale di Lanciano il più piccolo pacemaker al mondo. Pesa due grammi e misura poco più di due centimetri, circa dieci volte meno di quello tradizionale, sviluppando una dimensione equiparabile a quella di una moneta. E' stato inserito attraverso la vena femorale e ancorato all'interno del ventricolo destro con quattro piccoli arpioncini.

"Si tratta di un'innovazione assoluta - spiega Luigi Leonzio, direttore dell'unita' operativa di Cardiologia del 'Renzetti' e del Dipartimento Cuore della Asl Lanciano Vasto Chieti - anticipazione esclusiva della nuova tipologia di stimolatori che troveranno largo impiego in futuro. E' invisibile perché non necessita di incisioni sul torace né della creazione di una tasca sottocutanea, e fa a meno anche di elettrocateteri nelle vene, eliminando il rischio di complicanze legate alle procedure tradizionali. Questo tipo di elettrostimolazione cardiaca rappresenta un'eccellente alternativa ai sistemi tradizionali, con benefici a medio e lungo termine, perché ha una durata che varia tra 7 e 14 anni".

A beneficiare dell'innovazione tecnologica è stato un paziente di circa 80 anni, residente nell'area Frentana, affetto da bradiaritmia. L'impianto è perfettamente riuscito e l'uomo è stato già dimesso.

Il sistema di stimolazione della Medtronic e denominato Micra, è stato impiantato dall'e'quipe composta dai medici Alfonso Valerio, Daniele Sacchetta e Giuseppe Torge e dagli infermieri Giuseppe Cocco e Katia Perspicace.

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