Testo della raccolta firme
I sottoscritti cittadini, venuti a conoscenza dell’imminente costruzione di una centrale per la produzione di energia elettrica da biomasse nel territorio del nucleo industriale di Bazzano del Comune di L'Aquila,
premesso che
questo impianto era stato programmato per sole biomasse derivate dai boschi limitrofi che successivamente è evoluto verso l’utilizzazione di specie arboree a rapido accrescimento da impiantare sulla piana aquilana;
la destinazione dei terreni alla produzione di biomassa anziché derrate alimentari per animali e persone renderebbe l’Abruzzo progressivamente dipendente dall’import di prodotti alimentari come sta accadendo nelle regioni con elevata percentuale di impianti di biomassa costrette oggi a importare mais e soia OGM per l’alimentazione di animali la cui carne, latte e derivati arriva sulle nostre tavole;
per tale impianto, come per gli altri 14 impianti approvati dal Servizio Energia della Regione, non ci potranno mai essere nel territorio regionale quantità adeguate di biomassa e pertanto i presupposti quantitativi di tutti gli impianti suddetti possono essere ritenuti non praticabili inficiando la procedura di produzione e quindi la legittimità delle valutazioni positive fatte;
il Servizio Energia ha proceduto senza un Piano organico all’esame per l’Autorizzazione unica delle singole proposte senza perciò riuscire ad avere un quadro organico degli approvvigionamenti e delle conseguenze ambientali complessive;
nella valutazione di tale impianto in una logica ⌠puntuale, non sono stati coinvolti comuni direttamente interessati come Poggio Picenze, Fossa, Villa Sant’Angelo, Sant’Eusanio Forconese, Ocre, Scoppito, Pizzoli;
in un impianto siffatto circa l’80% dell’energia prodotta va dispersa con alterazioni a valle per acque, microclima e vegetazione;
lo stesso emetterlo nell’atmosfera polveri sottili e altre sostanze cancerogene con un conseguente peggioramento delle condizioni di salute dei cittadini, della qualità dell’aria e dell’ambiente circostante con peggioramento delle emissioni con l’utilizzo di materiali non legnosi, oli e RSU;
la presenza di questo tipo di impianto non solo non comporta benefici per le popolazioni e i territori interessati, ma determina sempre, attraverso l'emissione di sostanze inquinanti, un accumulo delle stesse sui terreni circostanti e nella catena alimentare, una svalutazione dei terreni e degli immobili e compromette le attività imprenditoriali, agricole e turistiche;
la potenzialità energetica del nostro Paese Х di circa 120 GW mentre la potenza richiesta Х di circa 40 GW, l’Italia Х quindi tecnicamente autosufficiente con una sovrabbondanza di impianti di produzione come dimostrano i dati del 2011 pubblicati da Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale;
molte industrie presenti nel territorio dichiarano che l'energia prodotta attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici sui capannoni e/o sui parcheggi non è immessa nella rete ENEL per sovrapproduzione;
richiamati
l’Art. 32 della Costituzione: ⌠La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività;
l’Art. 41 della Costituzione: ⌠L'iniziativa economica privata Х libera. Non pur svolgersi in contrasto con la utilitЮ sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana;
l’Art. 42 della Costituzione: ⌠..La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge...;
l’art. 12 del D.Lgs. 387/03 teso a velocizzare la procedura senza perР bypassare competenze istituzionali e/o una puntuale ed organica valutazione degli impatti in una logica di bilanciamento e preventiva ponderazione concertata tra le esigenze connesse alla produzione di energia e gli interessi ambientali e civili;
evidenziato
quindi il mancato coinvolgimento degli altri comuni interessati e delle Amministrazioni Separate che esercitano l’uso civico dei boschi;
considerata
la carenza di dati certi sulle fonti di approvvigionamento presupposto sostanziale e formale per la legittimità del procedimento e per la praticabilità dell’intervento;
chiedono formalmente
Al Dirigente del Servizio Politica Energetica la revoca in autotutela dell’ Autorizzazione n. 129 del 30.8.2010,
Al Presidente della Regione Abruzzo, l’apertura di una fase di verifica e concertazione piЫ ampia ed organica,
Al Presidente della Provincia di L'Aquila, al Sindaco di L'Aquila l’impegno formale a contrastare la costruzione della suddetta centrale a biomasse e futuri insediamenti non ecosostenibili e/o insalubri.
Luoghi in cui è possibile firmare:
- Farmacia dottor Alessandroni Paganica Via del Rio Casette legno
- "Dolci Aveja" e "Ceramiche S. Bernardino" Piazza Duomo
- Edicola via Strinella
- edicola Fontana Luminosa
- Acconciatori per uomo Maurizio e Daniele Galleria Meridiana I° Piano
- Bar Vertigo statale 17 vicino stazione di Paganica
- Edicola 71 Monticchio
- Laboratorio Dolci Aveja Cavalletto Ocre
- Tabaccheria Sparano zona industriale Monticchio.
Per maggiori informazioni
COMITATO NO BIOMASSE: Casa Onna - Via dei Martiri - 67100 L’Aquila loc. Onna (AQ)
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- cell. 3664911089 / 335376899