Mercoledì, 07 Settembre 2016 16:58

Ricostruzione, 700 aggregati non costituiti in Consorzi: saranno commissariati

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Settecento aggregati circa, i numeri andranno verificati nelle prossime settimane, non si sono ancora costituti in Consorzi.

E' emerso stamane in Commissione territorio, riunita dal presidente Enrico Perilli. "Si tratta, per lo più, di aggregati che insistono nelle frazioni e, nella maggior parte dei casi, in quelle non prioritarie", ha spiegato l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano. "A L'Aquila, in centro storico, abbiamo pochi casi". Tuttavia, la vicenda ha risvolti importanti, di ordine economico innanzitutto, parliamo infatti di lavori per milioni di euro, e sociale poi, stante il rischio di ulteriori ritardi nella ricostruzione dei centri storici delle frazioni, con aggregati non costituiti in Consorzio che, a questo punto, chissà quando vedranno l'avvio dei lavori.

"L'attività di commissariamento prenderà qualche anno", ha riconosciuto il dirigente Vittorio Fabrizi. Che ha aggiunto: "I tempi sono maturi per affrontare anche questa criticità: fino ad ora, ci siamo occupati di far partire i lavori di ricostruzione degli aggregati costituiti, ovviamente".

Ma come mai gli aggregati in oggetto non si sono costituiti in Consorzio? I motivi sono diversi. L'Opcm 3820 del 12 novembre 2009, successivamente modificata dalla 3832 del 22 dicembre 2009, stabilisce che la costituzione del consorzio sia da considerarsi valida ed efficace se, e solo se, "la partecipazione dei titolari del diritto di proprietà rappresenti almeno il 51% della superficie lorda coperta complessiva dell'aggregato". Ebbene - nelle frazioni in particolare - in molti casi non si riesce a raggiungere il sospirato 51% perché i proprietari sono deceduti, risiedono in altri Paesi e non hanno interesse alla ricostruzione oppure per proprietà che, negli anni, sono rimaste indivise tra chissà quanti eredi.

In questi casi, l'Ordinanza della Presidenza del Consiglio ha disciplinato il cosiddetto potere sostitutivo del Comune. E come viene esercitato tale potere? Mediante la nomina di un Commissario. Per questo, con avviso pubblicato il 13 marzo 2015, è stata attivata una manifestazione d'interesse ai fini della costituzione di un Albo dei Commissari che è stato poi formalizzato dal Segretario Generale del Comune dell'Aquila, con determinazione n. 7 dell'11 febbraio 2016.

Qui, potete trovare gli elenchi delle domande pervenute nei termini e di quelle pervenute fuori dai termini stabiliti.

In seguito, con avviso del sindaco Massimo Cialente, è stata promossa una nuova manifestazione d'interesse, scaduta il 22 aprile scorso. In questo caso, la lista delle domande pervenute non è stata ancora pubblicata.

Sta di fatto che - a detta del dirigente Fabrizi - "al momento, gli iscritti all'albo sono circa 200", per 700 aggregati da commissariare, più o meno. E vanno considerati, inoltre, gli aggregati costituiti con procure oramai scadute e quelli inerti, ha inteso ribadire Di Stefano, "quei Consorzi, cioè, che pur avendo ottenuto i fondi per la ricostruzione non hanno ancora avviato i lavori. Rappresentano un problema, così come gli aggregati che non si sono ancora costituiti, di cui la legge, però, non si è occupata. Anche in questi casi, credo si debba arrivare al commissariamento", ha aggiunto l'assessore.

Chi ha potuto rispondere agli avvisi pubblicati sul sito del Comune dell'Aquila? Ai soggetti interessati, è stato chiesto di dichiarare il possesso della Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, ovvero cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea, di essere maggiorenni e di godere dei diritti civili, di non essere stati esclusi dall’elettorato attivo né di essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.
Gli aspiranti inoltre dovevano dimostrare di possedere un Diploma di laurea del vecchio ordinamento universitario, o titolo equipollente, o Laurea specialistica o magistrale del nuovo ordinamento oppure, in alternativa, laurea breve o diploma di scuola media superiore a patto di poter dichiarare una esperienza di almeno cinque anni come Amministratore di condominio (intendendo per tali quelli costituiti con almeno otto unità abitative), Presidente di consorzio o Procuratore Speciale. 

Ovviamente, l’inserimento nell’Albo non comporta alcun diritto di ottenere l’attribuzione dell’incarico.  Che spetta al sindaco, 'sulla base dell’intuitu personae' si legge in determina: "Verrà seguito il metodo del sorteggio e della rotazione degli incarichi", ha comunque tenuto a specificare Di Stefano, assicurando sulla massima trasparenza delle assegnazioni.

Una procedura nient'affatto banale, se è vero che un presidente di Consorzio percepisce il 2% sul totale dei fondi assicurati per la ricostruzione dell'aggregato. "Ora, la Giunta comunale approverà un atto deliberativo per fissare un cronoprogramma", ha spiegato Fabrizi. "Innanzitutto, andranno individuati con precisione i consorzi che effettivamente non si sono costituiti, e analizzati, di conseguenza, i motivi. Poi, andranno allocati nella programmazione della ricostruzione che il Comune si è dato, partendo dagli aggregati che insistono nei comparti prioritari dell'Aquila e delle frazioni, dunque si procederà alla nomina del commissario, dopo aver accertato i requisiti di ciascuno degli iscritti all'albo. Andranno poi imposte regole chiare, per i commissari, in termini di comportamento, trasparenza e raggiungimento degli obiettivi prefissati", ha concluso Pietro Di Stefano.

Ultima modifica il Giovedì, 08 Settembre 2016 13:54

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