Sono quasi 176mila, circa duemila meno dell'anno scorso, gli studenti delle scuole abruzzesi che torneranno in aula nei prossimi giorni.
A caratterizzare i giorni precedenti l'avvio delle lezioni, però, dopo il devastante terremoto del centro Italia, c'è la preoccupazione per la sicurezza degli edifici scolastici, che in molti casi ha fatto slittare il ritorno sui banchi, fissato per stamane, lunedì 12 settembre. Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, tuttavia, rassicura: "C'è preoccupazione, ma non ci troviamo in una situazione di imminente pericolo". Sta di fatto che l'inizio delle lezioni, in alcuni istituti, è stato posticipato su ordinanza dei sindaci, come a Teramo, dove la campanella suonerà il 19 settembre. "C'è un'oggettiva difficoltà - riconosce Pellecchia - dovuta alla preoccupazione diffusa tra famiglie e comunità locali circa la vulnerabilità degli edifici in caso di terremoti. Proprio per questo stanno arrivando ordinanze dei sindaci che posticipano l'avvio delle lezioni. Le famiglie, come è giusto che sia, vogliono che ci siano i più ampi margini di sicurezza. Bisogna comunque tenere in debito conto l'esigenza che un servizio primario essenziale riparta".
Sul totale degli studenti, gli iscritti sono 52.428 in provincia di Chieti, 45.813 nel Pescarase, 40.425 nella provincia di Teramo e 37.131 in quella dell'Aquila.
L'anno scolastico 2016-2017 apre con 197 istituzioni scolastiche, 10 delle quali sottodimensionate, cioè con meno di 600 iscritti; 1.270, complessivamente, i plessi scolastici sparsi sul territorio. Per quest'anno sono stati immessi in ruolo 20 dirigenti scolastici (14 donne e 6 uomini) fra i 40 e i 50 anni. Difficoltà, per effetto della legge sulla 'Buona scuola', ci sono per l'immissione in ruolo dei docenti, tanto che gli uffici periferici del Miur hanno dovuto lavorare tutta l'estate. Le operazioni dovrebbero comunque concludersi nei prossimi giorni.
"Per i docenti c'è qualche difficoltà - dice Pellecchia - dovuta alla ristrettezza dei tempi a disposizione. C'è stato e c'è un grande sforzo da parte dei nostri uffici per completare le nomine in ruolo nei tempi previsti e per il 15 dovremmo riuscire a concludere le operazioni".
Il segretario regionale della Flc-Cgil, Cinzia Angrilli, ha sottolineato come "le immissioni in ruolo siano solo sui posti vacanti: ci accontentiamo, ma non è quello che serve alla scuola. Sono continuati i tagli agli organici. Quest'anno sarà drammatica la carenza dei collaboratori scolastici, per quanto riguarda la vigilanza e la sicurezza nei plessi, e degli assistenti amministrativi, per quanto riguarda il lavoro amministrativo nelle scuole".
"I numeri che abbiamo di personale Ata - aggiunge Angrilli - non sono assolutamente sufficienti a garantire il funzionamento ordinario: in Abruzzo ci sono circa 1.270 plessi scolastici, a fronte di tremila bidelli. In sintesi - conclude il segretario - la legge sulla 'Buona scuola' ha creato una grande confusione, c'è affanno per le nomine e non è stato recuperato nulla sugli organici".