Venerdì, 20 Settembre 2013 12:05

Fiume Aterno, Tribunale delle acque boccia vasche di espansione

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Il Tribunale superiore della acque pubbliche - organo giurisdizionale competente a decidere nei processi d'appello delle sentenze dei tribunali regionali delle acque pubbliche - ha accolto il ricorso presentato dal comitato civico “Pro difesa e sviluppo del territorio aquilano” e da altri privati contro il progetto che prevedeva la realizzazione di vasche di laminazione lungo i fiumi Aterno e Raio nelle località, situate nel comune dell'Aquila, di Pettino, Coppito, San Vittorino, Cansatessa e Sassa.

Le vasche (o serbatoi) di laminazione sono opere idriche che vengono realizzate per ridurre la portata di un corso d’acqua durante le piene tramite lo stoccaggio temporaneo di parte del volume dell’onda di piena.

Il ricorso era stato presentato nel 2011 per chiedere l'annullamento del progetto definitivo appaltato dal Commissario Delegato per l'emergenza socio-economica e ambientale, Adriano Goio.

Nel ricorso si contestava anche il giudizio favorevole di Valutazione di Impatto Ambientale reso sul progetto dal comitato di coordinamento regionale per la VIA – Regione Abruzzo – giudizio pubblicato sul BURA il 16 novembre 2011.

Il Commissario delegato, nominato per far fronte allo stato di emergenza (dichiarato con decreto del 14.12.2005 del Presidente del Consiglio dei Ministri), aveva appaltato la redazione del progetto – aggiudicato alla ATI (associazione temporanea di imprese) tra la Beta Studio e la HR Wallingford. Il progetto era stato pubblicato per la prima volta nel 2010 e poi rielaborato.

Ottenuto il parere favorevole con Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, il commissario delegato lo ha approvato in via definitiva con decreto del 23.03.2011, n. 172.

Il ricorso del comitato civico è stato voluto e appoggiato da Roberto Tinari, oggi assessore provinciale all'urbanistica, e da altri ricorrenti, proprietari e titolari di altri diritti reali su alcuni fondi che sarebbero stati inclusi in tre vasche da realizzare tramite la creazione di enormi argini nel territorio adiacente alla frazione di San Vittorino.

I giudici del Tribunale Speciale, come si legge negli atti, hanno rilevato una “evidente arbitrarietà dei dati idrometrici, nella sezione di L’Aquila, posti a base della progettazione; in particolar modo, sono stati inseriti dei dati sulla portata del Fiume Aterno nettamente divergenti da quelli rilevati dalla stazione idrometrica di L'Aquila e dal CETEMPS dell'Università del capoluogo (questi ultimi sono desumibili dalle osservazioni documentate dai ricorrenti)”.

Gli autori del ricorso avevano evidenziato, peraltro, l’irrazionalità delle casse di espansione, reputate inutili e costose, a fronte di un più economico miglioramento delle difese passive per un lungo tratto del fiume,

Il Tribunale ha riconosciuto inoltre che le vasche, oltre ad essere “pletoriche” nell’ambiente in cui si inseriscono, hanno una volumetria incongrua a fronteggiare piene di lunga durata (al riguardo, infatti, a fronte di una capienza complessiva – delle tre casse – inferiore a 3 milioni di metri cubi, nella recente esondazione del 30.11.2010-01.12.2010, il colmo di piena di lunga durata, più di 20 ore, ha riversato ben 15 milioni di metri cubi, con evidente insufficienza di tali opere a fronteggiare tale evento straordinario).

Oltre a ciò, nella sentenza, è anche ben evidenziato che gli interventi tesi a difendere i territori dalle esondazioni fluviali devono implicare un approccio sulla tutela degli ambienti esistenti (territorio, agricoltura, insediamenti urbanistici, etc.).

Il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, infine, secondo i giudici speciali, non è stato condotto in modo scrupoloso e in modo tale da comprendere e favorire la partecipazione di tutti i soggetti interessati a esso, con violazione dell'art. 24 del D.Lgs 152/2006.

Gli avvocati che hanno curato il ricorso sono Roberto Colagrande, Francesco Saverio de Nardis, Marco Equizi e Roberto Tinari del Foro di L'Aquila.

Ultima modifica il Venerdì, 20 Settembre 2013 12:37

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