"Abbiamo appena concluso una prima pulitura di tutti cimiteri comunali e delle frazioni, attraverso interventi di straordinaria e ordinaria amministrazione necessari e urgenti per ripristinare un minimo di decoro". Sono le prime parole del Sindaco Massimo Cialente da quando, dopo la revoca all’assessore Maurizio Capri della delega per i "servizi e lavori presso i cimiteri comunali e delle frazioni”, ha assunto in prima persona tale competenza.
Stamane nel corso di una conferenza stampa, il primo cittadino, insieme alla funzionaria comunale Enrica De Paulis, ha illustrato nel dettaglio lo stato di avanzamento dei lavori sui cimiteri delle frazioni e su quello monumentale dell’Aquila. Cialente ha anche smentito voci su una "rottura" con l’assessore Capri. "L’assessore è sovraccarico di lavoro - ha chiarito il Sindaco - ho ritenuto quindi opportuno occuparmi in prima persona della questione, visti i gravi problemi cui è necessario far fronte. L’Aquila conta 21 cimiteri, un record nel nostro paese, capite quanto sia complicato gestirne i lavori di ricostruzione".
Come spiegato dalla dirigente De Paulis, dal 2013 - anno del trasferimento della prima tranche di fondi del Cipe - ad oggi, gli interventi si sono concentrati soprattutto nelle frazioni. "Sono stati effettuati i lavori di manutenzione straordinaria dei cimiteri di Arischia, Bagno, Monticchio, Pianola, Santa Rufina di Roio, Genzano di Sassa, Aragno, Assergi, Paganica, Pescomaggiore e Preturo. E’ in corso d’opera un intervento più ampio riguardante il cimitero di Santi di Preturo, per il quale si attende la VAS per un importo di 500 mila euro".
A questi interventi - in parte conclusi e in parte in fase di progettazione o programmazione - diffusi nelle frazioni e che hanno gravato sul bilancio comunale con una spesa complessiva di due milioni di euro, vanno aggiunti quelli ben più consistenti che riguardano la sistemazione e ricostruzione del cimitero monumentale dell’Aquila. Dopo le polemiche sullo stato d'abbandono in cui versa il sito, Cialente ha spiegato come siano stati già spesi più di tre milioni per la realizzazione dei lavori di sistemazione della zona est - dove è stato realizzato anche un parcheggio nuovo - e di quelli dell’ingresso sud. Ultimati anche i lavori di rispristino della Camera mortuaria per un costo complessivo di 476.542 euro. Il Sindaco ha inoltre assicurato che entro novembre inizieranno le opere, recentemente appaltate, per la riparazione e il consolidamento dell’Edificio 96, per 840 mila euro.
Resta tuttavia da sciogliere la matassa dei lavori ancora da realizzare. Si tratta degli interventi di ripristino dell'Edicola S. Giuseppe dei Minimi, dell’edificio monumentale e del Monumento dei Nove Martiri Giovinetti. "Non è vero che non ci sono i soldi – ha chiarito il Sindaco – In ordine a questi lavori, sono sorte gravi problematiche relative al ricollocamento delle salme. L’importo dei lavori già finanziato dal CIPE – 4.136.624, 44 euro – è risultato infatti insufficiente per portare a compimento gli interventi e le operazioni ad essi preliminari”.
In questi tre edifici, infatti, ci sono attualmente circa tremila salme cui sarà necessario trovare una sistemazione alternativa per procedere alla demolizione e alla ricostruzione. Secondo quanto stimato dai dirigenti comunali, ammonta a 5.400.000 di euro l’importo ulteriore necessario a spostare le salme ed ultimare i lavori. Non solo. A differenza dello spostamento provvisorio delle salme in container, per cui si può procedere d’ufficio, l’estumulazione dei resti conservati nelle sepolture richiede il consenso dei parenti dei defunti. "Abbiamo difficoltà a rintracciare tutti i familiari. Ai sensi del regolamento di polizia mortuaria, domani verranno pubblicati sul sito www.cimiterilaquila.it tutti i dati dei defunti che si trovano nella cappella di San Giuseppe dei Minimi, per cui è necessario ricevere il consenso per procedere all’estumulazione - ha aggiunto Cialente - E’ una sorta di ‘avviso esplorativo’: vedremo quanti familiari riusciremo a raggiungere con questa notifica, e valuteremo insieme a loro l’ipotesi della cremazione o dello spostamento in ossario che deve essere esplicitamente autorizzato".
Operazione che, a detta del primo cittadino, "oltre ad essere delicata e dolorosa, richiede lo stanziamento di ingenti risorse". Si dovranno, infatti, trovare innanzitutto i fondi necessari allo spostamento delle oltre tremila salme, e i costi di mercato sono di 1000 euro per ognuna. Per l’inizio dei lavori, poi, sarà necessario dotarsi di container provvisori per i quali "attualmente - ha affermato Cialente - non ci sono i soldi". Si dovrà, infine, procedere alla pubblicazione di un bando di gara per il compimento delle operazioni di estumulazione.
Altro nodo da sciogliere, è quello relativo alla gestione complessiva dei cimiteri. "Attualmente vengono gestite in modo separato la parte manutentiva e quella relativa alla sepoltura dei defunti – ha spiegato la funzionaria De Paulis – Stiamo pensando quindi a un project financing che affidi ad un privato la gestione complessiva dei cimiteri comunali e delle frazioni”.
Oltre ai problemi logistici e a quelli legati al reperimento dei fondi, a rendere ancora più complessa la gestione dei lavori di riparazione dei cimiteri aquilani è stata la mancanza di una planimetria di dettaglio dei siti su cui intervenire. "Relativamente ai cimiteri, parimenti a quanto accade per le caserme, non esistono rilievi di dettaglio – ha chiarito De Paulis – è stato quindi molto complicato procedere ala progettazione degli interventi da attuare. Abbiamo risolto il problema attraverso l’impego di un drone che, attraverso le riprese aeree, ci ha fornito le immagini utili per la progettazione di dettaglio".