Succede ogni volta. A ogni scossa di terremoto, a un certo punto spunta fuori il complottista di turno (a dire il vero sono più d'uno) che rimette in circolo la (falsa) voce della magnitudo taroccata ad arte per non far pagare allo Stato i danni.
A incappare nella gaffe è stata, questa volta, la senatrice aquilana del Movimento Cinque Stelle Enza Blundo, che questa mattina, poco dopo la scossa di 6.5 che ha fatto tremare, di nuovo, tutto il Centro Italia, ha scritto sul proprio profilo Facebook: "Il Tg 1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa, ancora menzogne per interessi economici di governo!!! Anche il terremoto che ha distrutto L'Aquila fu "addomesticato" a 5.8. Il tutto per non risarcire i danneggiati al 100%".
Premessa: c'è da dire che anche questa mattina, pochi istanti dopo la scossa, era iniziato il solito balletto di cifre sulla reale magnitudo del terremoto. Complice anche una certa lentezza dell'Ingv nell'aggiornare il proprio sito (andato di nuovo in tilt per i troppi accessi), qualche tg, senza riportare la fonte, aveva dato la notizia che il terremoto fosse stato di 7.1. Qualche minuto dopo, la magnitudo era già scesa a 6.1. C'è voluto un po' perché arrivasse il dato esatto fornito dall'Ingv, vale a dire 6.5.
Anziché attendere notizie più precise e dettagliate, la Blundo non ha perso tempo per rispolverare la bufala della magnitudo falsata (questo articolo di Wired spiega quanto, come e perché è nata questa leggenda metropolitana), tanto che persino i capigruppo grillini di Camera e Senato, Giulia Grillo e Luigi Gaetti, hanno dovuto diffonddere una nota per smentirla: "Il post pubblicato dalla senatrice Enza Blundo non rappresenta in alcun modo il pensiero dei gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato e dell’intero Movimento — hanno scritto i due — A seguito del violento terremoto che stamane ha colpito nuovamente il centro Italia, ribadiamo la nostra vicinanza alle persone colpite e sentiamo con forza il senso di responsabilità a cui tutti siamo chiamati".
In serata, le scuse della senatrice. "Chiedo scusa a tutti per le dichiarazioni di questa mattina", ha scritto su Facebook. "Sono state parole dettate dall'emotività che può coglierci in alcuni momenti di particolare tensione e sconforto in relazione, tra l'altro, ad esperienze vissute. Il lavoro da fare è tanto, spero che da domani si possa passare ad altro".