"Se è vero come deve essere vero che siamo all’inizio di un cambio di strategia, che pone finalmente la messa in sicurezza e la prevenzione tra le priorità programmatiche di rilievo nazionale, allora il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, in accordo con i colleghi del Lazio, dell’Umbria e delle Marche, devono assumere l’impegno di scongiurare la localizzazione del supergasdotto Snam lungo la dorsale appenninica, in inquietante corrispondenza con le aree a più alta vulnerabilità sismica – colpite da terremoti dal 2009 agli ultimi giorni – in modo da anteporre l’incolumità delle persone alla presunta centralità strategica di un’infrastruttura".
A dirlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che fa suo l'appello lanciato, giusto ieri, dal Comitato cittadini per l'ambiente [Leggi qui] che da anni si batte contro la realizzazione del metanodotto "Rete Adriatica" di 687 chilometri progettato dalla Snam Rete Gas, tagliando l’Abruzzo sul tratto Sulmona-Foligno.
"Casa Italia non deve esaurirsi nel pur prioritario rafforzamento degli edifici", sottolinea Pietrucci. "Casa Italia deve essere anche un modo di agire che tiene assieme l’edilizia antisismica con la cultura della prevenzione fino, appunto, alla programmazione infrastrutturale".
Come stabilito nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, il consigliere democrat ribadisce che va impegnato il Governo affinché vengano studiate "tutte le alternative al tracciato del gasdotto a rischio. A cominciare dall’opzione 'offshore', in mare. Sono sempre stato contrario al tracciato del gasdotto individuato lungo l’appennino, una zona ad alto rischio sismico, proprio quella di Comuni come Montereale, Amatrice e altri colpiti dai terremoti dal 2009 agli ultimi giorni. Individuare un’alternativa sarebbe una prima e concreta misura del governo per queste zone, già prima delle calamità a fortissimo rischio di spopolamento".