"La programmazione è un elemento imprescindibile per l'amministrazione comunale. In tal senso è quindi importante che si attivi per implementare e migliorare i servizi a disposizione del territorio. Per questo, come Unione degli Universitari, condividiamo l'iniziativa del Comune dell'Aquila di affrontare, finalmente, il tema della mobilità cercando di renderla sostenibile e, allo stesso tempo, efficiente; purtroppo, le stesse istituzioni locali, hanno deciso di non interpellare gli studenti su un argomento che incide in maniera abbastanza preponderante sulla vita universitaria".
Si legge in una nota dell'Udu che ricorda come i maggiori fruitori del servizio di trasporti siano proprio coloro che si dirigono verso i poli dell'Ateneo aquilano. "Nei tavoli di partecipazione, in passato, c'è sempre stato posto anche per i rappresentanti di una parte viva della città aquilana: gli studenti. Portatori di idee e tematiche, abbiamo attivamente contribuito alla risoluzione di problemi e al miglioramento di situazioni spesso disagevoli: la battaglia sull'introduzione del servizio dell'autobus notturno è solo un esempio del nostro impegno in tal senso", ha ricordato il sindacato degli universitari. "Nonostante l'impegno profuso, sembra che il confronto non sia più ritenuto utile o costruttivo e che, invece, sia completamente sottovalutato e accantonato, tanto che gli studenti non vengono più invitati e coinvolti in nessun tipo di discussione forse, anzi probabilmente, perché la nostra opinione è 'scomoda'".
"Ci incoraggia questa idea di progetto, senza dubbio innovativa, ma riteniamo altrettanto fondamentale affrontare le problematiche quotidiane inerenti il delicato tema della mobilità, troppo spesso inefficiente per una città così estesa e che obbliga chi la vive a spostarsi su lunghe tratte", leggiamo ancora nella nota. "Oggi come oggi, ci sembra inutile creare un tavolo di discussione del genere, parlando di sostenibilitá e piste ciclabili, e di ragionare sul futuro senza considerare le vere necessità attuali. Oggi siamo costretti a constatare, invece, solo criticità e problematiche legate alla mancanza di copertura delle linee dirette ai poli universitari che, di fatto, risultano irraggiungibili in concomitanza con la chiusura delle scuole: infatti diverse corse, utilizzate dagli universitari, vengono puntualmente soppresse costringendo gli studenti a spostarsi con mezzi propri a scapito dell'ambiente, del traffico cittadino e delle risorse economiche degli stessi".
Da mesi è stato interrotto anche il servizio di trasporto notturno, richiesto a suo tempo dall'Udu L'Aquila, che garantiva un rientro più semplice e sicuro a studenti e giovani della città, in linea con i sistemi di mobilità delle altre città universitarie. "Questi e tanti altri problemi rendono la mobilità aquilana caotica e il trasporto pubblico carente. È importante rendere la città vivibile nel miglior modo possibile già da ora, prima di progettare elementi che la facciano evolvere: ci sembra abbastanza utopico il progetto di una mobilità sostenibile e all'avanguardia all'interno di un territorio che, ad oggi, non garantisce neanche la copertura di servizi di base in maniera costante durante tutto l'anno".
Dunque, l'Unione degli Universitari chiede, nell'immediato, la riattivazione del servizio notturno pretendendo che, in questo famoso 'Tavolo sulla mobilità', vengano invitati sia il Consiglio Studentesco dell'Università degli studi dell'Aquila che la Consulta Giovanile, "così da recuperare una abitudine passata e prolifica di confronto, tra chi il territorio lo amministra e chi lo vive quotidianamente, con l'auspicio che diventi una consuetudine".