Lunedì, 23 Settembre 2013 15:52

L'Aquila, arrivano bollette da capogiro per case in zona rossa

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A quattro anni dal sisma il centro storico è ancora, per una buona porzione, zona rossa. Inaccessibile, pertanto, ai “non addetti ai lavori”. Le abitazioni private interne all’area sono tutte inagibili e i proprietari possono raggiungerle solo se accompagnati dal personale dei Vigili del Fuoco. 

In zona rossa, dunque, senza autorizzazioni nessuno entra. Ma, a guardare le bollette Enel recapitate ad una proprietaria di due appartamenti inagibili interni, le cose sembrerebbero diverse: per ognuno degli immobili (siti in Via Marrelli e Via delle Tre Marie) infatti, è stato registrato, per il 2010, un consumo pari a 500 euro di importo. Nessun errore. Responsabile di consumi energetici così elevati, e per di più relativi a due appartamenti vuoti da più di quattro anni, sarebbe la ditta addetta ai puntellamenti degli stabili in questione.

Non appena ricevuto dal Comune il via libera all’inizio dei lavori, la ditta 'si sarebbe allacciata' alle utenze e ai contatori privati delle residenze, senza chiedere autorizzazioni; i consumi sono andati avanti per tutta la durata dei puntellamenti, e le bollette sono state successivamente recapitate ai proprietari, che ora si trovano con mille euro di pagamenti “pendenti”.

“Dopo il sisma non abbiamo effettuato la disdetta”, ci spiega Maria Elisabetta Tempesta, proprietaria degli immobili. “Le bollette, dunque, continuavano ad arrivare ma senza registrare consumi. Fino a quelle relative al periodo dei lavori. Accertate le responsabilità della ditta, abbiamo chiesto loro di saldare il conto, ma la risposta che abbiamo ricevuto è stata negativa: la ditta sta fallendo e si è detta incapace di pagare”. Secondo la cittadina, la ditta responsabile dell'allaccio 'abusivo' è la Proimeco.

L’inadempienza della ditta, ovviamente, ricade sulla proprietaria, che ha ricevuto più solleciti di pagamento. A niente è servito spiegare la situazione direttamente all’Enel che, pur riconoscendo i danni subiti dalla proprietaria, non può fare nulla.

“Non voglio pagare bollette relative a consumi che non ho effettuato”, afferma ancora Maria Elisabetta Tempesta, “ho contattato l’Associazione consumatori Altroconsumo e sono assistita anche da un avvocato”. Per ora, però, nulla è cambiato e la cittadina - oltre alla lontananza forzata dalla propria abitazione - continua a ricevere solleciti di pagamento.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Settembre 2013 18:47

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