L'Abruzzo resta in fascia arancione ma, afferma il presidente della Regione Marco Marsilio, "se non ci fosse stato il decreto Draghi, da lunedì prossimo saremmo tornati in zona gialla, perché per la seconda settimana consecutiva abbiamo un Rt inferiore a 1 nel risultato medio (0,96, ndc) e non solo nella sua curva inferiore e con rischio moderato".
Si è appena conclusa la riunione dell'unità di crisi regionale. L'Abruzzo viene confermato zona arancione con alcuni comuni dove continueranno a essere applicate misure più restrittive. L'ordinanza con l'elenco completo - che al momento conta 41 comuni - arriverà in serata.
La notizia è che l'area metropolitana di Chieti-Pescara uscirà dalla zona rossa regionale ma in compenso ci entreranno alcuni comuni della provincia dell'Aquila, tra cui Castel Di Sangro.
Le scuole, come è noto, continueranno a essere chiuse, a eccezione di asili nido e scuole materne, fino a Pasqua.
"Il dato che abbiamo rilevato" spiega Marsilio "è che nessuna provincia ha 250 contati per 100mila abitanti per settimana, la soglia oltre la quale è auspicabile, dice il decreto, adottare misure più restrittive. Nell'area metropolitana di Chieti-Pescara l'indice è sceso, segno che le misure adottate fin qui hanno funzionato. Da lunedì, dunque, tutta l'area metropolitana potrà tornare arancione a esclusione di Città S. Angelo e Montesilvano".
In zona rossa entrano invece, come detto, alcuni importanti comuni della provincia dell'Aquila come Celano, Castel Di Sangro e Tagliacozzo: "E' la provincia dell'Aquila, in questo momento, quella che dà maggiore preoccupazione in prospettiva, con un Rt alto" osserva Marsilio.
"L'unico vero problema" afferma il governatore "è che mentre registriamo una diminuzione complessiva di positivi e contagi - questa settimana abbiamo avuto 600 contagi e 2mila positivi in meno rispetto alla settimana precedente - non scende il numero degli ospedalizzati e delle terapie intensive. L'andamento epidemiologico ci fa presupporre che dalla prossima settimana inizieranno a scendere anche i posti letto occupati. Non ci possiamo permettere un ulteriore afflusso di malati, abbiamo livelli già molto alti di saturazione".
Quanto ai vaccini, Marsilio afferma: "Siamo già ripartiti con AstraZeneca, spero che tutti i cittadini possano sentirsi rassicurati dopo gli approfondimenti di Ema e Aifa, due rigorose istituzioni scientifiche".
Comuni con misure restrittive
Di seguito l’elenco completo dei comuni soggetti a maggiori restrizioni che, si ricorda, non sono quelle previste dalle ‘zone rosse’ del Decreto Draghi, ma quelle già in essere da tempo in Abruzzo. Per le scuole si conferma l’obiettivo di riaprire dopo Pasqua.
Provincia di Chieti: escono dalle restrizioni i comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Lanciano, Ortona, San Giovanni Teatino, Bucchianico e Miglianico. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito Roccamontepiano, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Casoli, Santa Maria Imbaro, Casalincontrada e Montazzoli.
Provincia di Pescara: escono dalle restrizioni i comuni di Pescara, Cepagatti, Spoltore, Castiglione a Casauria e Pianella. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo, Lettomanoppello, Manoppello, Collecorvino, Catignano, Rosciano, Moscufo, Cappelle sul Tavo, Bolognano, Cugnoli, Montebello di Bertona, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Villa Celiera.
Provincia dell’Aquila: escono dalle restrizioni i comuni di Ovindoli, Rivisondoli, Cagnano Amiterno e Ateleta. Sono soggetti a restrizione i Comuni di Capitignano, Castelvecchio Subequo, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, Pratola Peligna, Tornimparte, Magliano dei Marsi, Tagliacozzo, Celano, Castel di Sangro e San Benedetto dei Marsi.
Provincia di Teramo: escono dalle restrizioni i comuni di Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Sono soggetti a restrizione: Colonnella, Tortoreto, Martinsicuro, Nereto, Morro d'Oro, Sant’Omero e Mosciano Sant'Angelo.