Via libera della prima Commissione alla terza variazione al bilancio del Comune dell'Aquila, per 40 milioni di euro a valere sul piano triennale delle Opere pubbliche.
A seguito del voto favorevole della Commissione, la deliberazione - approntata dalla Giunta il 16 settembre scorso - doveva essere discussa nel pomeriggio, in Consiglio comunale. Tuttavia, l'assise è stata sciolta per mancanza del numero legale e, dunque, riconvocata in seconda seduta a lunedì prossimo. Giusto in tempo per il dibattito in aula: la delibera, infatti, deve essere votata dal Consiglio non oltre i 60 giorni dal passaggio in Giunta.
Si tratta di un provvedimento che 'cala' nel documento finanziario "le richieste pervenute dal settore opere pubbliche", è stato spiegato stamane. Più che variazione – ha aggiunto l'assessore Maurizio Capri – "si tratta dell'istruzione del bilancio vero e proprio dell'Ente".
"Un bilancio in progress", ha riconosciuto il dirigente Fabrizio Giannangeli. D'altra parte, ricorderete il lungo tiro alla fune con il Governo Renzi per reperire le risorse necessarie a chiudere il documento finanziario: per la prima volta, l'esecutivo non aveva apposto neppure un euro a compensazione delle maggiori spese e delle minori entrate sopportate dal Comune dell'Aquila nel post terremoto. All'ultimo respiro, si arrivò all'approvazione del previsionale, un bilancio tecnico, lacrime e sangue, con la promessa che sarebbero arrivati 16 milioni (8 in meno dei 24 richiesti) con il Dl Enti Locali. Con l'assestamento, si spiegò allora, sarebbe stato varato il vero bilancio, con il decreto che nel frattempo avrebbe completato l'iter di approvazione. Così è andata. Il 22 agosto scorso, il Consiglio comunale ha votato l'assestamento ma il provvedimento finanziario continua ad essere limato: dovesse passare lunedì, saremmo alla terza variazione e, ha spiegato Capri, ne arriveranno altre.
La variazione discussa in Commissione utilizza parte del fondo pluriennale vincolato, costituito – di solito – dalle sole entrate vincolate e che, l'anno passato, è stato costituito, invece, anche da entrate frutto del riaccertamento dei residui attivi e passivi, con la verifica di tutte le voci d'entrata e di spesa che hanno allungato i tempi tecnici d'attuazione. Tra l'altro, è emerso stamane che gli investimenti del Comune dell'Aquila erano bloccati per l'elevato avanzo d'amministrazione degli anni passati, derivante – paradossalmente – dai fondi già trasferiti all'Ente per alcune opere pubbliche e non ancora spesi. Si pensi ai circa 35 milioni in cassa dai primi mesi del 2013 per la realizzazione della sede unica o ai circa 48 milioni in cassa per la ricostruzione delle scuole.
"E' ingiustificabile che il bilancio sia ancora in progress, alla metà di novembre", l'affondo del consigliere di Aplcv, Ettore Di Cesare. "Sul programma di mandato del sindaco Cialente, c'era l'impegno ad approvare i bilanci di previsione entro la fine dell'anno precedente come vorrebbe il buon senso e come accade in altri Comuni virtuosi. Vorrei sapere che intenzione avete per il bilancio di previsione 2017", la domanda tagliente. E più che legittima, se è vero che – a primavera – la città sarà chiamata alle urne e non è un mistero per nessuno che, troppo spesso, le poste di bilancio sono piazzate qui o là per accontentare un collettore di voti piuttosto che un altro.
"Siamo costretti a votare una variazione di bilancio alla metà di novembre per l'incapacità di questa amministrazione di spedere risorse impegnate alla realizzazione di opere pubbliche", ha aggiunto il consigliere d'opposizione. "Non sono stati in grado di spendere i circa 35 milioni per la sede unica, e continuano a pagare oltre 1 milione l'anno di affitti per le varie sedi, e non sono stati in grado di spendere i 48 milioni di euro in cassa per la ricostruzione delle scuole: ad oggi, sono stati pubblicati soltanto due bandi, per 6 milioni di euro".
Entrando nel merito della variazione che dovrebbe essere approvata dal Consiglio lunedì prossimo, mal di pancia malcelati da alcuni consiglieri 'frazionisti' di maggioranza che non hanno mancato di rappresentare la loro frustrazione per alcune richieste non soddisfatte: è il caso di Salvatore Placidi, tra gli altri, che si è astenuto, al momento del voto, per la mancata risposta finanziaria ad alcune opere ritenute indispensabili per i cittadini di Gignano. Per dire delle poste di bilancio che servono, in questi momenti, anche e soprattutto a soddisfare richieste di questo o quel consigliere.
Inoltre, si è discusso a lungo su due interventi previsti in variazione, l'uno sul campo di calcio a Paganica per 250mila euro con fondi assicurati dalla FIGC e l'altro per la realizzazione di una tribuna al campo di Pianola (45 mila euro) e di spazi verdi a servizio all'asilo nido 1° maggio (40 mila euro) finanziati, sulla carta, dal Monte dei Paschi di Siena. Soldi di competenza che, tuttavia, vengono impegnati già per il 2016 seppure non ancora in cassa.
Sta di fatto che il provvedimento, con il voto della maggioranza di centrosinistra, è passato in Commissione. E prevede, tra gli interventi, una spesa relativa all'adeguamento del progetto esecutivo e all'intervento di demolizione di via Di Vincenzo (750mila euro) per il 2016 e, per l'anno seguente, oltre 13 milioni per l'esecuzione dei lavori oltre che per la progettazione e demolizione dell'edilizia popolare di San Gregorio, con esecuzione di entrambi gli interventi nel 2018; 85 mila euro sul 2016 sono destinati, invece, a espropri e verifica del progetto esecutivo d'ampliamento del cimitero di Santi di Preturo, con i lavori che saranno eseguiti nel 2017 per 300 mila euro. E ancora: si inserisce l'importo di 280 mila euro finanziato dalla Legge regionale 41 per la foresteria di Centi Colella. Si prevede, inoltre, di ridestinare un vecchio mutuo già erogato prima del sisma per un intervento in Piazza Duomo non più attuabile, a finanziare una serie di interventi previsti nel programma triennale a valere su tale mutuo: in particolare, 44 mila euro circa per un'area verde a Pianola, oltre 564mila euro per Murata Gigotti e altri fondi per il fontanile di Fontegrossa e per il campo di Bagno.