Giovedì, 12 Settembre 2013 02:33

Aeroporto dei Parchi, il 28 settembre l'inaugurazione. Ma si vola... a vista

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“Stiamo lavorando al completamento di questo portale, per offrire informazioni e servizi di qualità ai futuri passeggeri dell'Aeroporto dei Parchi, Nelle prossime settimane il sito vivrà notevoli evoluzioni e arricchimenti di contenuti, nel frattempo ci scusiamo con i visitatori per le parti non ancora complete. (Il Team Tecnologico dell'Aeroporto dei Parchi)”

Questo avviso campeggia da qualche giorno sulla home page del sito web dell'Aeroporto dei Parchi. Sopra, un banner pubblicizza ancora l'inaugurazione che avrebbe dovuto esserci a luglio e che, però, non è mai avvenuta.

Sono segnali di come l'aeroporto “Giuliana Tamburro” sia ancora un cantiere aperto. Nei giorni scorsi Giuseppe Musarella, presidente della società che andrà a gestirlo, la XPress, ha fissato, come nuova data per il taglio del nastro, il 28 settembre. A partire da quel giorno, l'aeroporto otterrà ufficialmente la certificazione 2B, ossia il via libera per poter aprire al traffico commerciale. Il che vuol dire che, in teoria, dal 29 settembre potrebbero anche partire i primi voli. In teoria. La sensazione è che per quelli si dovrà attendere ancora. Quanto, però, non si sa.

Rimangono da sciogliere alcuni nodi. Anzitutto, quali saranno le compagnie aeree interessate al piccolo aeroporto aquilano. La XPress ha fatto sapere di essere in trattative con la Darwin Airline, una compagnia svizzera con sede a Lugano. La società dispone di una decina di aeromobili turboelica Saab 2000 da 50 posti ciascuno e opera già da qualche anno in ambito italiano ed europeo, coprendo, fra gli altri, i collegamenti con Roma da Bolzano e Aosta. Due aeroporti che hanno diverse affinità con quello dell'Aquila e che da anni chiudono ininterrottamente in deficit i propri bilanci. La Darwin ha deciso di dare la propria disponibilità a decollare solo perché, nell'un caso come nell'altro, sono stati enti locali e Regione a mettere i soldi.

Tornando all'Aquila, sul sito della Darwin non c'è ancora nessuna indicazione su orari e prezzi dei biglietti. “Per il momento non sappiamo nulla” rispondono dal call center. E' probabile, dunque, che i primi voli ai quali assisteremo saranno voli di addestramento, prove tecniche di decollo e atterraggio.

Musarella sostiene che le condizioni per fare affari ci sono. Le tratte previste dovrebbero essere, com'è noto, due: L'Aquila-Firenze e L'Aquila-Milano Malpensa benché, nelle ultime dichiarazioni, il presidente della XPress abbia parlato, senza però scendere nei dettagli, anche di altre possibili destinazioni “nel nord Italia”, verso le quali gli aquilani che hanno partecipato al giochino “Dove vuoi volare?” hanno manifestato interesse. Un'originale trovata di marketing, niente di più, che, a quanto pare, i vertici della società considerano alla stessa stregua di un'indagine di mercato.

In un'intervista rilasciata a un'emittente televisiva locale, Musarella ha affermato che quello aquilano potrebbe essere un aeroporto da 100 mila passeggeri l'anno. Previsione decisamente ottimistica. Quand'anche fosse vera, difficilmente con questi numeri ci sarebbero margini per fare utili. Si sa – ed è l'Enac a dirlo – che per sperare di arrivare all'equilibrio economico un aeroporto avrebbe bisogno di un traffico minimo di 500mila persone l'anno.

Non sono numeri alla portata dell'aeroporto dei Parchi che ha - e non lo scopriamo oggi - delle evidenti limitazioni operative, dovute principalmente all'orografia. All'Aquila si potrà atterrare infatti solo in condizioni VMC, acronimo che sta per Visual Meteorological Conditions (VMC) e che è traducibile come "Condizioni meteo per il volo a vista". Il volo a vista (VFR, visual flight rule) è permesso se il pilota ha una visibilità sufficiente per pilotare l'aereo mantenendo una separazione a vista dal terreno e da altri aerei. Date queste condizioni, atterrare all'Aquila, soprattutto d'inverno, potrebbe riservare delle sorprese ed è  probabile che i dirottamenti su altri aeroporti non saranno rari. In Italia i voli a vista sono proibiti nelle ore notturne, con visibilità al suolo inferiore a 8 km e con un'altezza delle nubi minore di 450 metri (si parla ovviamente di condizioni minime)

Ricapitolando, nel nuovo aeroporto potranno atterrare e decollare, solo nelle ore diurne e solo in condizioni meteo ottimali, aerei con una capienza tra i 50 e i 100 posti, per un massimo di due/tre voli a settimana. Difficile, con queste premesse, pensare di fare business. Difatti La XPress, nell'offerta tecnica presentata al Comune, lascia chiaramente intendere che i guadagni maggiori sono attesi dalle cosiddette "attività non aviation", consistenti nello sfruttamento delle potenzialità immobiliari e commerciali dell'aeroporto. A pagina 21 del documento è scritto: “Un importante obiettivo, in considerazione dell'esiguo numero di passeggeri sull'Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e la gestione del 'Centro commerciale Zafferano Rosso'.

Ultima modifica il Venerdì, 13 Settembre 2013 00:23

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