"Dopo la dura posizione espressa dal Ministero dell'Ambiente all'interno delle osservazioni alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano del Parco, Cialente ha una sola strada a disposizione: firmare la petizione del Comitato SaveGranSasso e lottare, al fianco dei tanti aquilani che ancora credono nel turismo montano, per eliminare i vincoli che impediscono lo sviluppo di Campo Imperatore".
Si legge in una nota del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Guido Quintino Liris. "Qualche settimana fa ho pubblicamente attaccato la posizione del Direttore del Parco Domenico Nicoletti, con particolare riferimento alla sua personale convinzione di valutare il Piano d'Area con intese (istituzionali ed amministrative) posteriori all'approvazione del Piano del Parco", ricorda Liris. E "il Ministero dell'Ambiente ha criticato, tra gli altri, proprio questo punto: il Piano d'Area (piano degli investimenti infrastrutturali del Gran Sasso) deve essere calato nel Piano del Parco e deve avere una contestuale Valutazione Strategica (VAS). Inoltre il Ministero coglie l'occasione per ribadire quella verità che Cialente e la sinistra da anni tentano di nascondere: gli impianti, anche quelli già definiti tramite intese o Piani Specifici Territoriali, devono essere assoggettati alla Valutazione di Incidenza Ambientale".
Traduzione? "Non sarà consentito alcun nuovo impianto nelle zone SIC (siti di interesse comunitario) e ZPS (zone a protezione speciale); l'area del Gran Sasso dove sono previsti gli impianti di collegamento tra la Scindarella e Montecristo non è fruibile in quanto intoccabile. D'altra parte, a conferma di ciò, mediante i Social Network l'Associazione Ambientalista "Appennino Ecosistema" sentenzia testualmente: occorre che il Piano sia conforme al D.M. n. 184/2007 (criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione in ZPS e ZSC), mod. dal D.M. del 22/01/2009, che vi impone, tra l'altro, 'il divieto di realizzazione di nuovi impianti di risalita a fune e di nuove piste da sci'. Nulla di strano. La legge è legge e vale per tutti".
Sono affermazioni tristi e funeree, ma finalmente è stata fatta chiarezza - sottolinea Liris - "e i cittadini aquilani hanno la conferma della veridicità di quanto da tempo andiamo sostenendo in tutte le sedi: è veramente spiacevole avere avuto ragione su questo tema".
Dunque, l'appello a Cialente: "Se davvero il Sindaco crede nello sviluppo della nostra montagna e nella possibilità di privatizzazione della stazione ha una sola possibilità: appoggiare le petizioni di SaveGranSasso, ascoltare le migliaia di aquilani che le stanno sottoscrivendo perché vengano ridisegnati i confini delle ZPS e dei SIC. Ora il re è nudo: Cialente, Lolli, Pietrucci, Pezzopane, i Consiglieri comunali devono scegliere da che parte stare, devono decidere se essere favorevoli allo sviluppo del Gran Sasso o se lasciare che la nostra montagna rimanga un Museo o peggio una cattedrale che non preveda la presenza dell'Uomo".