Giovedì, 17 Novembre 2016 15:08

Trasporti, sindacati a D'Alfonso e Cialente: "Non più rinviabile la fusione di Ama in Tua"

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"Non è più rinviabile un pronunciamento chiaro sul percorso di fusione di Ama spa nell'azienda unica regionale dei trasporti Tua".

Lo hanno ribadito le organizzazioni sindacali, in una lettera aperta inviata al governatore Luciano D'Alfonso, al consigliere regionale con delega ai trasporti Camillo D'Alessandro e al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

"Gli appuntamenti che attendono il settore, il livello, la quantità e la qualità dei servizi da rendere ai cittadini dipendono da scelte non più rinviabili. Il 2019, data fissata per l'affidamento dei servizi attraverso gare, è alle porte. Il nostro obiettivo era e rimane quello di avere un trasporto collettivo pubblico, efficiente ed efficace nella nostra regione e, di conseguenza, anche nella Città Capoluogo. Tale traguardo, a nostro avviso, può essere raggiunto, però, solo attraverso una struttura aziendale capace di rispondere alla sfida".

I sindacati sono convinti che Ama spa non abbia la possibilità di sostenerla. "Non può farlo poiché, pur con una organizzazione del lavoro efficiente ed economicamente sostenibile, la dimensione aziendale limitata, la scarsa o nulla capacità di investimenti propri, la vetustà dei mezzi e le impossibili economie di scala la rendono non compatibile con le sfide future. Per tali motivi non siamo più disposti a sostenere confronti su temi limitati ma impattanti per i lavoratori, senza che vi sia una indicazione chiara sul destino dell'azienda".

Destino che non ha alternativa alla fusione in Tua. "Non pensiamo possa continuare a perseguirsi l'obiettivo, limitato e non sufficiente, di integrazione dei servizi tenendo in vita la struttura aziendale Ama così come oggi la conosciamo, e così come a nostro avviso il vertice aziendale ancora si ostina a provare a mantenere in vita. Non è sufficiente e non potrà esserlo in futuro, vista la scarsità di risorse destinate al settore che solo una struttura che permetta economie di scala può combattere. Noi che quotidianamente ci confrontiamo in azienda per garantire efficacia ed efficienza, non siamo più in grado di ricercare soluzioni credibili senza una definizione, una tempistica certa e veloce per traguardare il percorso di fusione".

Le organizzazioni sindacali chiedono, dunque, un pronunciamento chiaro della proprietà e di Regione Abruzzo. "Altri scenari, oltre a non essere da noi condivisi, non coglierebbero a nostro avviso le sfide che attendono il settore e non garantirebbero la qualità e la quantità dei servizi che i cittadini meritano.  Ora è il tempo della scelta. Una scelta di fondo, chiara netta e soprattutto da percorrere con decisione e celerità".

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