Lunedì, 21 Novembre 2016 15:10

Comune dell'Aquila, ecco il Comitato dei dipendenti storici: "In caso di sovrannumero, via il personale del concorsone"

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Il 23 Maggio scorso si è costituito il Comitato dei dipendenti storici del Comune dell’Aquila.

A comunicarlo è il promotore del Comitato, Carlo Bolino. Per dipendenti storici si intendono i lavoratori a tempo indeterminato del Comune dell’Aquila non assunti dal così detto concorso Ripam Abruzzo. La finalità del comitato è riportata nell’articolo 2 dell’atto costitutivo che si riporta per esteso: “La prima e prioritaria finalità del Comitato è quella di affermare e sostenere in tutte le sedi e nei confronti di tutti gli interlocutori Istituzionali, il carattere di specialità dell’assunzione del personale dal c.d. concorso Ripam Abruzzo e la corretta interpretazione dell’art. 67 – ter comma 5 del D.L. 22 Giugno 2012 n. 83 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito, con modifiche, con Legge n.134 del 7 Agosto 2012 e, in particolare, nella parte in cui prevede: “il Comune dell’Aquila e i Comuni del cratere sono autorizzati, in deroga a quanto previsto dall’art. 76, commi 4 e 7, del D.L. 112 del 2008, convertito dalla legge 133/2008, e successive modificazioni, ad assumere a tempo indeterminato, a decorrere dall’anno 2013, complessive 200 unità di personale, previo esperimento di procedure selettive pubbliche, di cui fino a 128 unità assegnate al Comune dell’Aquila e fino a 72 unità assegnate alle aree omogenee. In considerazione delle suddette assunzioni di personale è incrementata temporaneamente nella misura corrispondente la pianta organica dei Comuni interessati. Dal 2021 il personale eventualmente risultante in soprannumero è assorbito secondo le ordinarie procedure vigenti. La suddetta previsione espressamente ed inconfutabilmente prevede che eventuali situazioni di soprannumerarietà ovvero eccedenze ovvero esuberi di personale che dovessero determinarsi nel Comune dell’Aquila, conseguenti all’assunzione del personale del concorso Ripam Abruzzo, non potranno riguardare i dipendenti storici non assunti dalla suddetta procedura concorsuale".

La necessità di costituire il Comitato scaturisce a seguito di un ricorso al giudice ordinario promosso dal personale proveniente dal concorsone finalizzato a chiedere la nullità della clausola contrattuale - prevista nella così detta Legge Barca - che prevede, a cessata necessità (anno 2021), che il personale di tale concorso venga riassorbito da Enti aventi carenza di organico nell'ambito del territorio nazionale. "Ebbene, semplificando la questione - scrive il Comitato nascente in una nota - significa che nel caso in cui fosse dichiarata nulla la clausola, il Comune di L'Aquila dovrebbe assorbire in pianta organica il personale del Concorsone la cui copertura economica (circa 4 milioni di euro) garantita dallo Stato fino alla cessata necessità (fine ricostruzione) andrebbe a gravare sull'Ente Comunale che, ovviamente, non ha capacità in bilancio. A quel punto, il Comune di L'Aquila dovrebbe dichiarare un esubero di personale colpendo tutti i profili presenti (Polizia Municipale, tecnici, amministrativi, contabili, operai, ecc...) ed attivare le procedure di mobilità".

Con l'attuale quadro Normativo, le procedure di mobilità obbligatorie (art. 30 del dlgs 165/2001 - due anni in disponibilità e se non ricollocato, scioglimento del contratto e licenziamento), dovrebbero essere attivate per il personale più anziano d'età o di servizio "colpendo quindi i lavoratori aquilani che da oltre 20 anni lavorano nell'Ente a favore dei lavoratori provenienti dal concorsone ed assunti per la ricostruzione".

Per tale motivo quindi, i dipendenti storici hanno costituito il comitato a tutela dei propri diritti: "Il Diritto di una persona - scrivono - termina dove inizia il diritto dell'altra". E' stata indetta, inoltre, un'assemblea generale per il giorno 25 novembre 2016 a cui sono invitati a partecipare gli organi di stampa. "Si chiarisce, qualora ce ne fosse bisogno - conclude la nota - che tale Comitato non deve e non può essere ricondotto ad alcuna sigla sindacale o, peggio, a qualsiasi movimento politico o civico presente in città".

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