Ennesimo scossone in seno all'Urban Center dell'Aquila.
Tre dei cinque membri del Comitato Scientifico insediatosi meno di un anno fa - Antonio Gasbarrini, Cinzia Leopardi e Giulia Tomassi - hanno deciso infatti di presentare le dimissioni irrevocabili innanzi all'assemblea, con una lettera che è stata inviata in redazione da uno dei soci dell'Uc - e non dai tre dimissionari - che preferisce però restare anonimo.
La decisione è stata motivata dalle contraddizioni vissute dentro l'assemblea che si riverberano, poi, nei lavori del Comitato Scientifico. In particolare, va collegata "alla proposta del Comitato stesso relativa all’individuazione dei soci assenteisti e dei conseguenti provvedimenti statutari – adottata all’unanimità dai presenti nella riunione di lavoro del 20 ottobre (Maurizio Sbaffo, Cinzia Leopardi, Antonio Gasbarrini e Giulia Tomassi) –, proposta di fatto bocciata in Assemblea con il concorso determinante del voto contrario espresso da un altro membro del Com. Scientifico (Rita Bufalini) e dall’astensione dello stesso Presidente".
Si aggiunga a ciò - si legge ancora nella lettera - "la marcata non-condivisione in sede di discussione assembleare della 'Proposta di Regolamento' elaborata nell’apposito Tavolo con la fattiva partecipazione di alcuni Associati nonché con il nostro costante apporto, e si comprenderanno le ragioni di fondo che ci hanno, quasi imposto, questa dolorosa, quanto coerente scelta".
L’esperienza personale vissuta all’interno del Comitato Scientifico "ci ha fatto toccare con mano - scrivono i tre dimissionari - vari suoi limiti legati anche all’applicazione della norma statutaria che prevede nell’art. 5 la designazione di uno dei suoi 7 membri da parte del Comune dell’Aquila, fatta con molto ritardo nella persona del Sindaco Massimo Cialente il quale, dati i suoi gravosi impegni istituzionali, non è potuto mai intervenire nelle riunioni di lavoro del Comitato stesso. E così penalizzando, oggettivamente, un suo più consono funzionamento anche dal punto di vista dialettico potenzialmente instaurabile tra il rappresentante del Comune e gli altri membri eletti dall’Assemblea".
Non solo. I tre membri dimissionari denunciano pure l'insufficienza dei passi fin qui svolti dall'Urban Center, per rispondere alle esigenze della città e dei Comuni del cratere sismico. Tante, troppe dinamiche negative hanno reso impossibile, insomma, un lavoro compiuto. La decisione, maturata autonomamente dopo lo sconcertante andamento dell'ultima Assemblea del 20 ottobre, è stata resa nota soltanto ora per ragioni di opportunità, legate alla data ultima entro cui versare le quote associative per l'anno 2016 fissata al 30 novembre e l’incontro operativo del 2 dicembre concernente la costituzione del 'Gruppo di Lavoro Ripianificazione'".
Gasbarrini, Leopardi e Tomassi hanno assicurato, comunque, il loro impegno in seno all'assemblea dell'Urban Center.