Sabato, 21 Gennaio 2017 22:17

Gran Sasso, la situazione nivologica: manto nevoso complesso e rischio valanghe forte

di  Marco Iovenitti

Durante l’ultima settimana, l’Abruzzo è stato colpito da un’ondata di maltempo molto importante; possiamo tranquillamente classificare tale evento come 'eccezionale' per la copiosità ed intensità delle precipitazioni. È sotto gli occhi di tutti la situazione drammatica che stanno vivendo molti paesi della provincia dell’Aquila, Teramo e Pescara.

A causa delle intense precipitazioni nevose e del forte vento associato in quota, la situazione del manto nevoso risulta essere piuttosto complessa.

Dai rilevamenti del servizio MeteoMont, è stato dichiarato un grado “FORTE 4” sulla scala internazionale di pericolo di valanghe. Il grado “FORTE 4” cita le seguenti parole: il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcuni situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Le possibilità per le gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.

Associati a questi fenomeni, si riscontrano repentini cambi di temperatura, sia in quota che in fondovalle, ed un'intensa attività eolica che sposta grandi quantitativi di neve creando accumuli e sovraccarichi contribuendo, così, all’instabilità del manto nevoso. Non ultimo, ad aggravare la situazione, si è aggiunta l’intensificazione dell’attività sismica che comunque può essere considerata come un’ulteriore fonte di instabilità. Siamo in una situazione “eccezionale” sotto tutti i punti di vista.

La testimonianza diretta di quanto detto è l’osservazione delle maestose valanghe che hanno interessato proprio in questi giorni il versante aquilano (e non solo, il lato teramano è un continuum di distacchi) della catena del Gran Sasso. Esempi lampanti sono i distacchi del vallone della Portella - che ha interessato una vasta area del bosco di Macchia Grande arrivando ad una cinquantina di metri dalla statale - delle “Toppe del Ramino”, della “Vallefredda” e di “Vena Rossa” che ha invaso la S.S.17 Bis.

Pertanto è fortemente sconsigliata la pratica di qualsiasi attività su tutti i pendii del versante aquilano del Gran Sasso a partire dal valico delle Capannelle fino a Vado di Sole. Inoltre, i pendii con pendenza maggiore di 25/27 gradi, che presentano superiormente probabili bacini di distacco, sono a rischio. Si raccomanda, pertanto, la massima attenzione e prudenza per ogni tipo di attività.

di Marco Iovenitti

Ultima modifica il Domenica, 22 Gennaio 2017 13:09

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