Venerdì, 10 Febbraio 2017 13:06

Sede Anas, interrogazione della Pezzopane al Ministro delle Infrastrutture. Protesta anche l'Ance

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A qualche ora dalla conferenza stampa tenuta dal sindaco Massimo Cialente che ha 'sfidato' il Governo a tenere in città la nuova sede compartimentale di Anas, a seguito della riorganizzazione decisa a gennaio, la senatrice democrat Stefania Pezzopane ha annunciato che presenterà una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture per chiedere almeno "una deroga all'accorpamento del compartimento Anas Abruzzo nella macro area Abruzzo-Molise-Puglia".

Il trasferimento da L'Aquila a Bari della dirigenza della struttura tecnica e della struttura amministrativa - ha sottolineato Pezzopane - "sarebbe un grave colpo per la Regione. "Abbiamo di recente avuto prova, durante le emergenze sisma e maltempo, di quanto sia essenziale la presenza in Abruzzo di un coordinamento regionale dell'Anas. Nei giorni di intense nevicate per l'Anas è stato difficile dare risposte immediate alle criticità che hanno messo in ginocchio diversi comuni, con la paralisi di alcune arterie abruzzesi. Sarebbe opportuno che i presìdi di controllo e di pianificazione facessero capo ai territori di riferimento, sia per intervenire prontamente in caso di emergenza, sia per pianificare e riorganizzare la rete stradale. Programmazione che diventa fondamentale per non isolare ulteriormente i comuni più interni dell'Appennino.

Il Governo deve dare un segnale di attenzione verso la nostra terra, ha aggiunto, "in questo delicatissimo momento di emergenza, e concordo pienamente con il sindaco Massimo Cialente quando sottolinea che il capoluogo abruzzese dispone di una moderna sede dell'Anas, ricostruita a L'Aquila dopo il sisma, con una spesa di 15 milioni di euro. Dovrebbe essere questa la sede regionale dell'ente".

Sulla vicenda, è intervenuto anche il presidente dell'Ance, Ettore Barattelli. "E’ quantomeno singolare - ha dichiarato - che al culmine di uno dei periodi più infausti della regione Abruzzo, colpita contemporaneamente dalle calamità del sisma, della neve e dello spopolamento conseguente all’effetto panico scaturito da comunicazioni allarmistiche e irresponsabili di organismi dello Stato, l’Anas decida di abbandonare questa regione senza porsi un minimo problema di opportunità politica e conseguentemente sociale ed economica di tale scelta".

"Temiamo - ha aggiunto - che questo sia l’inizio di un graduale abbandono della sede dell’Aquila. La manutenzione della rete stradale è strategica per un territorio a rischio e sono stati proprio gli ultimi eventi a ricordarcelo. Non giova, a questo scopo, allontanare i centri decisionali da uno dei luoghi più problematici d’Italia. Una considerazione che avrebbe dovuto avere un peso sulla scelta delle sedi di coordinamento. Così come avrebbe dovuto influire la qualità edilizia della sede Anas aquilana, ricostruita di recente, grazie ad un finanziamento di 15 milioni di euro, seguendo i crismi delle migliori tecnologie in fatto di antisismica ed energetica".

Non è accettabile che questa fuga dal cratere avvenga dopo aver ascoltato fiduciosi, nei mesi precedenti, le rassicurazioni di importanti esponenti del Governo come il Ministro Del Rio, il Premier Renzi ed oggi Gentiloni, di credere nella scommessa del rilancio economico dei nostri territori, l'affondo di Barattelli. "Mantenere qui sedi istituzionali importanti è il primo passo verso l’attesa valorizzazione. Sollecitiamo gli esponenti politici a tutti i livelli di impegnarsi a far recedere Anas da una decisione che, per le circostanze, può apparire cinica oltre che dannosa".

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