Non è affatto semplice la strada che dovrebbe portare alla verifica della vulnerabilità sismica dei 313 plessi scolastici d'Abruzzo segnalati dai Comuni a seguito delle scosse di metà gennaio, e parliamo - ovviamente - anche degli istituti superiori dell'Aquila.
"Quello che chiederemo al governo e alla Protezione Civile sarà un protocollo unico di vulnerabilità da cui emerga con chiarezza quale dovrà essere l'indice minimo oltre il quale un edificio scolastico potrà definirsi sicuro", aveva spiegato il 31 gennaio scorso il governatore Luciano D'Alfonso, a margine di una riunione che si era tenuta a palazzo Silone con i sindaci della provincia dell'Aquila, il sottosegretario Mario Mazzocca, il prefetto del capoluogo Giuseppe Linardi e il direttore della Protezione civile regionale Emilio Primavera; "e ciò - aveva spiegato - al fine di rendere univoci gli esiti delle verifiche e di non lasciare spazio alle interpretazioni soggettive dei verificatori".
Verifiche che verranno affidate a squadre di professionisti composte da competenze professionali e da tecnici di Reluis: Regione Abruzzo intende finanziarle con l'attivazione di un mutuo da 30 milioni di euro con Cassa Deposito e Prestiti che - nelle intenzioni, almeno - dovrebbe consentire anche un primo piano d'interventi che si fossero resi necessari all'esito delle rilevazioni.
E' passato un mese, però: risposte sul protocollo unico di vulnerabilità non sono arrivate e, tra l'altro, l'attivazione del mutuo non è affatto semplice; una norma, infatti, stabilisce che le verifiche sismiche non possano essere finanziate attraverso il canale indicato, non essendo considerate spese d'investimento.
Dunque, è stato necessario un intervento ai livelli di Governo. "Ne ho parlato con la ministra d'Istruzione Valeria Fedeli, giunta lunedì a Citta Sant'Angelo per la cerimonia d'inaugurazione e intitolazione della Scuola primaria 'Fernando Fabbiani'", spiega D'Alfonso a NewsTown. "Sia con la Ministra che col premier Paolo Gentiloni - ha aggiunto il governatore - ho condiviso la necessità di modificare quella norma, poiché ritengo che la qualità di un progetto in tema di edilizia scolastica si nutra soprattutto della verifica sismica".
Necessità condivisa, appunto, dall'esecutivo che interverrà per una modifica; certo è che i tempi per l'avvio delle verifiche si allungheranno ancora.