Giovedì, 02 Marzo 2017 15:45

Sanità, Cisl: "4 mln di tagli a personale". E su liste d'attesa: "Ancora lunghe"

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"Possiamo affermare con certezza che la maggior parte del personale medico e sanitario della nostra Asl è amareggiato, disilluso e pure incazzato; si chiede rispettino i loro doveri, ma non gli si riconoscono i diritti".

A dirlo è Gianfranco Giorgi, coordinatore Cisl sanità della provincia dell'Aquila, che stamane ha tenuto una conferenza stampa per illustrare le numerose problematiche inerenti la sanità provinciale, con particolare riferimento ai tagli al personale, alle liste di attesa e alla sicurezza dell'ospedale San Salvatore con Michele Tosches, segretario provinciale della Fp-Cisl.

"La Regione è matrigna", spiega Giorgi; "tende a valorizzare la costa penalizzando le aree interne. E' chiaramente protesa verso la costruzione dell'Ospedale di II° livello tra Chieti e Pescara che, tuttavia, creerà problemi seri ai nosocomi della Provincia dell'Aquila".

 

TAGLI AL PERSONALE

Con delibera 741 del novembre 2016, la Giunta regionale ha imposto alla Asl 1 un tetto di spesa sul personale di 192milioni per il 2017; "erano 196 l'anno passato", sottolinea Giorgi. "Tagliare 4 milioni in un anno significa creare disagi problemi: ci sarà un calo inevitabile del turn over e della qualità dell'assistenza. Si taglia la spesa sul personale ad un'Azienda sanitaria che già 'tira avanti' con 350 precari che, tra l'altro, non è chiaro che destino avranno".

Il coordinatore Cisl sanità della provincia dell'Aquila chiarisce che "il riferimento storico sul personale va fatto al 2004, e la Asl1 c'è perfettamente dentro"; sui precari, invece, il decreto legge 78 ha imposto il riferimento al 2009, "quando l'Ospedale dell'Aquila - a seguito del terremoto - praticamente non aveva personale a tempo determinato: siamo stati doppiamente penalizzati, insomma".

Il taglio di 4 milioni acuirà le criticità già manifeste: "si fa sempre maggiore ricorso ai doppi turni, i riposi - troppo spesso - non vengono concessi, è impossibile applicare la legge 161 voluta dall'Europa e che imporrebbe di concedere ai dipendenti 11 ore di riposo, tra un turno e l'altro".

Come si fa a tagliare ancora, in una situazione del genere? "Per non dire della disparità di trattamento tra il personale dell'ospedale dell'Aquila e Avezzano: qui, c'è un tetto sugli straordinari di 37 ore l'anno, ad Avezzano si arriva a 180 ore".

E mentre si sforbiciano le risorse per il personale, "aumentano i costi esterni, destinati alla sanità privata: 8 milioni di euro del bilancio aziendale - svela Giorgi - sono stati 'dirottati' sulle cliniche private".

Dunque, l'appello: "Chiediamo con forza che il personale in servizio, a tutti i livelli, su tutte le figure professionali, non venga toccato".

LA GESTIONE DELL'ORDINARIO

Ci sono anche problemi nella gestione dell'ordinario, continua Gianfranco Giorgi. "E' spesso caotico e lacunoso: penso all'assegnazione del personale tra i reparti, al mancato pagamento degli straordinari, ai 'Progetti Obiettivo', vecchi e assegnati sempre alle stesse persone, ma anche all'approvvigionamento del materiale sanitario o al regolamento della mensa. Per non dire dell'aumento significativo delle infezioni ospedaliere, che dovrebbe preoccupare molto".

 

LE LISTE D'ATTESA

E poi, le liste d'attesa. "Ci eravamo lasciati, l'ultima volta, con il direttore generale che invitata a rompere col passato e iniziare un nuovo percorso", ricorda Giorgi; "al contrario, non si è mosso nulla rispetto al passato. Anzi".

Qualche esempio.

Per una visita senologica, il primo controllo viene fissato nel giro di qualche giorno; per il secondo, però, si deve aspettare fino al giugno 2018. Per una mammografia, il primo appuntamento è ad agosto 2017; per una risonanza magnetica all'encefalo, si resta in attesa fino alla fine di novembre 2017, per un'ecografia fino alla metà di settembre 2017, per una Tac si deve aspettare la fine di luglio del 2017. E che dire della mappatura dei nei: all'ambulatorio dermatologico territoriale, c'è un'attesa di un anno e 5 mesi; al Reparto di Oncologia, invece, si riesce a fissare una visita nel giro di 15 giorni, un mese al massimo, ma le prenotazioni vengono prese su due mesi, poi si sospendono fino ad esaurimento delle visite fissate.

 

SICUREZZA OSPEDALE

Il San Salvatore è stato costruito sopra una faglia, è noto.

"Il nosocomio - spiega Giorgi - dovrebbe essere il luogo più sicuro della città, essendo frequentato, tra l'altro, da almeno 10mila persone al giorno. In questo senso, però, è stato fatto ben poco: dunque, chiediamo una verifica della vulnerabilità sismica della struttura e i risultati dovranno essere resi pubblici".

Va aggiunto che il Piano d'evacuazione, al marzo 2017, "è incredibilmente ancora in itinere".

Inoltre, la Cisl provinciale chiede venga accellerata la ricostruzione del 'Delta Medico', "per risolvere i disagi dei pazienti che, in alcuni reparti, soffrono ancora l'insufficienza degli spazi, con la mancanza di posti letto che si riflette anche in Pronto Soccorso dove, troppo spesso, i pazienti restano vergognosamente in attese sulle barelle, nei corridoi".

E viene contestata, infine, anche la decisione di portare in centro storico gli uffici della Direzione generale che "dovrebbero stare vicino al nosocomio, se non addirittura dentro l'Ospedale" conclude Giorgi.

 

Ultima modifica il Giovedì, 02 Marzo 2017 16:04

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