Mercoledì, 16 Ottobre 2013 18:56

Bagni Madonna Fore, Pietrucci e Bernardi: "Sospendere i lavori". La replica di Moroni

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Continua a far discutere la decisione del comune dell'Aquila di costruire due bagni nel piazzale antistante il santuario della Madonna Fore, nella pineta di S. Giuliano.

Il caso era stato segnalato, qualche settimana fa, da NewsTown, a seguito delle proteste avanzate da alcuni cittadini. Il cantiere, come si vede anche nella foto (scattata da Annalucia Bonanni), è ancora aperto, l'opera è in fase di costruzione.

Molti aquilani disapprovano anzitutto la scelta di localizzare i bagni in bella vista, proprio all'inizio del piazzale che si apre al termine della stradina che conduce alla piccola chiesa; in secondo luogo, trattandosi di bagni con fossa chimica di tipo Imhoff, che andrà regolarmente svuotata, per la manutenzione ordinaria sarà necessario l'intervento di camion e furgoni attrezzati che dovranno, giocoforza, arrampicarsi fin lì passando per lo stesso sentiero frequentato, tutti i giorni, da centinaia di aquilani.

La protesta è approdata anche su Facebook, dove ha raccolto l'adesione e suscitato l'indignazione di decine di persone.

Contrari alla realizzazione dell'opera anche gli esponenti del Pd Antonello Bernardi e Pierpaolo Pietrucci, rispettivamente consigliere comunale e provinciale. Entrambi hanno chiesto all'assessore alle Opere Pubbliche Alfredo Moroni di tornare sui suoi passi. Antonello Bernardi ha presentato una richiesta di convocazione della seconda commissione comunale con all’ordine del giorno la votazione per la richiesta di sospensione dei lavori.

Inoltre, come rivela il sito L'Aquila Blog, già due anni fa i lavori erano stati sospesi a causa della mancanza del parere preventivo della Direzione dei Beni Culturali.

Ai dubbi, alle perplessità e alle lamentele degli aquilani risponde, in una nota, Moroni. La realizzazione dei bagni pubblici, scrive l'assessore, rientra in una più ampia opera di potenziamento dei servizi della Madonna Fore, comprendente, tra le altre cose, l'installazione di luci contapassi e l'allaccio dell'energia elettrica alla chiesa. 


La nota di Moroni

“Era la terza decade di settembre quando, in un comunicato stampa, annunciai che l'amministrazione comunale aveva stabilito di potenziare i servizi sulla zona di Madonna Fore, realizzando l'installazione a terra di lucine contapassi e portando servizi quali i bagni pubblici e l' energia elettrica alla Chiesa come fortemente richiesto dalla Confraternita dell'Addolorata e dai tanti fruitori del luogo.

Un'operazione possibile grazie al contributo di 35mila euro della Fondazione Carispaq ben conscia che il contributo stesso sarebbe stato utilizzato per l'installazione di una rete paramassi a ridosso del costone che sovrasta la chiesa; per la demolizione dell'attuale bagno e la realizzazione di due nuovi bagni; per la sistemazione dell'area pic-nic, di recinzione e parapetti e per la realizzazione di una nuova sbarra.

I lavori, sono partiti, per l'esattezza il 23 settembre, dopo svariati sopralluoghi e la preparazione del progetto.

La localizzazione dei bagni, in particolare, è stata individuata tenendo conto di due fattori, ovvero che devono essere facilmente fruibili perché uno dei due è per disabili e devono essere facilmente raggiungibili dall'autospurgo per svuotare la fossa a tenuta che raccoglie i liquami.

L'attuale bagno, peraltro, un bagno non è, bensì un vaso alla turca, installata alla meglio, dove si scarica con un secchio di acqua piovana, senza ricambio d'aria, dove i liquami vanno a dispersione nell'ambiente circostante, privo di ogni requisito igienico-sanitario oltre che poco accessibile, soprattutto da chi ha qualche difficoltà.

Se avessimo ampliato ed adeguato quella struttura esistente, peraltro, i bagni sarebbero stati ancora più vicini alla chiesa.

Anche pensando di realizzarli di rimpetto a dove sono adesso, avremmo dovuto intaccare ancor di più l’ambiente; sarebbero, infatti, saltate almeno un paio di piante e lo sbancamento sarebbe stato più invasivo oltre al fatto che i bagni sarebbero sorti sotto una scarpata ripida.

Realizzando, invece, la struttura attuale, abbiamo sanato una situazione di scarico a cielo aperto e quello si che era uno scempio, dando un punto di appoggio alle centinaia di persone che quotidianamente frequentano l'area.

Stiamo peraltro pensando di installarci una cassetta di primo soccorso.
Ad oggi certamente quello è un cantiere aperto e può stonare con l’ambiente, ma a fine lavori l’ingresso dei bagni non sarà visibile direttamente, gli stessi avranno tetto in legno, copertura con coppi antichi, finiture tipiche della montagna con pietra e legno, sistemazione in loco di fiori ed essenze di montagna.

Si tratta di un intervento per nulla impattante che, sicuramente, verrà apprezzato dalla Città, Un po' di pazienza, pertanto e il pensiero che presto una delle montagne più care agli aquilani sarà ancora più fruibile; chi pensa, infatti, che si tratti di “cessi” non solo non è rispettoso delle esigenze altrui ma non valuta in maniera adeguata che un intervento del genere, oltre a fornire servizi, non costituisce una violenza all'ambiente, anzi lo tutela andando ad eliminare la presenza di quei liquami che lo rendono una latrina a cielo aperto.”


La nota congiunta di Antonello Bernardi e Pierpaolo Pietrucci

La vicenda dei servizi igienici che il Comune dell'Aquila sta realizzando davanti alla chiesetta della Madonna Fore ha suscitato, e continua a suscitare, veementi polemiche, sia sulla stampa che sui social network. Polemiche che ci sentiamo di condividere, dal momento che si parla di uno dei luoghi piú cari alla comunitá aquilana e, indubbiamente, uno dei più frequentati e suggestivi.

Un luogo che dovrebbe essere valorizzato e tutelato, attraverso progetti condivisi e oculati.Chiederemo pertanto ai presidenti delle Commissioni Territorio, rispettivamente, in Comune e in Provincia, di convocare con un urgenza delle riunioni volte a fare chiarezza sulla vicenda.

Innanzitutto bisogna verificare se siano stati acquisiti i necessari pareri di fattibilitá da parte degli Uffici del Genio civile, della Regione Abruzzo e della Soprintendenza ai Beni ambientali e paesaggistici, competente in materia data la valenza e le caretteristiche del luogo.

Chiediamo all'assessore Maroni, inoltre, di tornare sui suoi passi e avviare un percorso di condivisione e partecipazione con i cittadini, con il Consiglio comunale, con il Consiglio provinciale e con gli enti preposti e competenti
in materia.

 

Ultima modifica il Giovedì, 17 Ottobre 2013 00:59

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