Due donne di nazionalità kosovara sono state uccise a colpi di arma da fuoco, questa sera, intorno alle 19, nella Marsica, lungo la strada che collega Ortucchio e Pescina, davanti al supermercato Todis. Si tratta di madre e figlia, rispettivamente di 45 e 21 anni. L'autore del delitto è l'ex marito e padre delle vittime, Willy Selmanay, anch'egli di nazionalità kosovara.
L'uomo, che a seguito della separazione era andato a vivere in Germania, da dove era tornato ieri sera, è stato catturato dai carabinieri nella frazione di Venere qualche ora dopo aver commesso il fatto. Condotto davanti il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, ha confessato tutto.
Da quanto si sa, era tornato in Italia per concludere le pratiche della separazione e sembra che, nei suoi confronti, le due vittime avessero sporto anche una denuncia per violenze. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stato proprio questo il movente del duplice omicidio. La coppia aveva sette figli, le due vittime lavoravano in un'azienda agricola marsicana.
Le indagini che hanno portato all'identificazione e poi all'arresto dell'omicida sono state condotte dai carabinieri coordinati dal comandante provinciale dell'Aquila. Il colonnello Savino Guarino.
Quello di questa sera rappresenta il primo caso di femminicidio in Abruzzo a due giorni dalla conversione in legge del decreto. Quanto accaduto ricorda, per molti aspetti, il duplice omicidio compiuto alla periferia est dell'Aquila dall'albanese Kapuani Burhan. Era il 17 gennaio quando l'uomo, anche in quell'occasione all'esterno di un supermercato, freddo' a colpi di piostola l'ex moglie che si trovava in auto e il compagno. Quest'ultimo fu colpito alla schiena mentre tentava di fuggire. Anche in quell'occasione, i carabinieri del comandante Savino Guarino rintracciarono e presero l'assassino poco dopo il fatto di sangue.