Lunedì, 29 Maggio 2017 14:48

Asl L'Aquila, CGIL: "Sul personale la scure dei tagli, a rischio sanità pubblica"

di 

Le forti preoccupazioni espresse alcuni mesi fa dalla Fp Cgil della provincia dell’Aquila in merito ai drastici tagli sul costo del personale della Asl, pari a 5 milioni di euro, trovano conferma nella delibera del direttore generale n. 841 del 25 maggio 2017, avente per oggetto “Piano assunzioni da turnover 2017 e programma sostituzione personale a tempo determinato con personale a tempo indeterminato ai fini della riduzione della spesa per rapporti di lavoro flessibili”.

"Viene confermato un contenimento pari al 20% del valore economico del turnover, riferito al 2017 - spiegano i sindacalisti Cgil - in virtù dei limiti di spesa dell’azienda sanitaria. Pertanto, considerato che quest’anno le cessazioni dal servizio saranno pari a 120 unità di personale (in termini di costo), la Asl sarà autorizzata alla sostituzione soltanto al 20%, con un’ulteriore riduzione del personale. Inoltre nella stessa delibera viene ribadito che 'ulteriori risparmi sono attesi dalla manovra di riduzione del personale …mediante la riduzione del costo del personale somministrato'".

Risulta poi che, attualmente, i contratti di lavoro flessibile (tra lavoratori a contratto a tempo determinato, lavoratori in somministrazione, co.co.co e personale assunto da cooperative) ammonta ad oltre 400 lavoratori, che, come è facile comprendere, "garantiscono insieme al personale stabile l'erogazione dei servizi. Il sistema sanitario pubblico, che già si trova in uno stato di sofferenza e che ancora non vede completamente applicata la norma di recepimento delle prescrizioni europee in merito agli orari di lavoro, a seguito di questa riduzione rischia di andare al collasso", la denuncia della Fp Cgil.

Sono scelte in contraddizione con la reale necessità di fabbisogno del personale della Asl. "Questo dato è facilmente rilevabile anche dal costante e improprio ricorso al lavoro straordinario, che viene utilizzato come strumento di organizzazione dell’attività ordinaria", sottolineano i sindacalisti. In più, "l'eccessivo ricorso a tali prestazioni non trova le coperture finanziarie nei fondi a disposizione, con la conseguenza che le prestazioni effettuate dai lavoratori non vengono regolarmente retribuite. A tutto ciò si aggiunga che finora non è garantita la fruibilità delle ferie estive, dovendo i lavoratori fronteggiare la cronica carenza di personale nei reparti, con la conseguenza di dequalificare le professioni sanitarie".

Dunque, si deduce facilmente che il reale fabbisogno di personale si scontra quotidianamente con l'esigenza di far quadrare i conti della Asl. In conclusione, "sottolineiamo che l'attuale dotazione organica, che non tiene conto minimamente delle eventuali prescrizioni lavorative e dell'aumento dell'età anagrafica dei lavoratori, è di per sé insufficiente a garantire in maniera efficace ed efficiente la piena erogazione di tutti i servizi minimi essenziali".

Per questo, la Fp-Cgil chiede un serio piano di stabilizzazione del personale "rimuovendo il blocco incomprensibile del turnover e garantendo la continuità lavorativa e il rispetto dei diritti dei lavoratori contrattualizzati con rapporto di lavoro stabile e precario; è inaccettabile che i lavoratori debbano continuare ad accollarsi l’onere del riequilibrio della spesa pubblica. E’ necessario che la politica e le istituzioni aprano gli occhi sull’impoverimento che il territorio della provincia dell’Aquila subisce anche attraverso la costante riduzione di servizi, diritti e garanzie".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi