Mercoledì, 07 Giugno 2017 12:12

Acqua Gran Sasso, cambia punto di captazione. Lolli: "Intervento entro il 2019"

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La soluzione definitiva per evitare qualsiasi interferenza dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell'autostrada A24 sul sistema acqua del Gran Sasso è "ricorrere a un punto di captazione diverso da quello attuale, all'interno della montagna".  Lo ha detto il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli in un incontro ad Assergi organizzato dai Laboratori su richiesta della Provincia di Teramo, presenti i sindaci del comprensorio.

L'8 maggio scorso, per un presunto caso d'inquinamento dell'acqua proveniente dall'invaso del Gran Sasso, la Asl teramana adottò per 12 ore un provvedimento di non potabilità che gettò nel panico 32 comuni.

Lolli parla di intervento irrinunciabile, da fare entro il 2019, "termine nel quale nel Traforo saranno effettuati lavori per ampliare i by-pass tra le due canne". Nel frattempo saranno messi in campo sistemi di analisi in tempo reale e sarà adottato un nuovo protocollo per la condivisione delle valutazioni su interventi di manutenzione sulle infrastrutture.

Anche Stefano Ragazzi, direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn, che ospitano oltre mille ricercatori all’anno, ha auspicato un diverso sistema di captazione dell’acqua e ha sottolineato come la collaborazione di sistema renda tutti più tranquilli. "Ho detto che dormirei più sereno perché non sapendo esattamente quale acqua venga raccolta e inviata all’acquedotto non ho l’assoluta certezza di fare operazioni che non diano problemi all’acqua. Quando abbiamo fatto una lavorazione, abbiamo cercato l’accordo della Asl e della Ruzzo per mettere a scarico precauzionalmente l’acqua".

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