Venerdì, 09 Giugno 2017 14:01

L'Aquila, accordo Comune-Confcommercio per riapertura attività in centro

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Servizi e uffici comunali nei locali dell'ex Standa; direzione regionale e provinciale del ministero della Pubblica Istruzione nel palazzo ex banca di Roma a piazza Duomo; una sede delle poste a via Verdi.

Sono alcune delle novità annunciate da Massimo Cialente durante una conferenza stampa convocata per ufficializzare la firma dell'accordo tra comune e Confocommerico per l'attivazione del Laboratorio di rigenerazione urbana e rinascita economica, protocollo che recepisce quello sottoscritto nel 2015 a livello nazionale tra l'Anci, l'associaizone nazione dei comuni italiani (allora guidata da Piero Fassino), e l'associazione dei commercianti presieduta da Carlo Sangalli. Presenti, alla firma dell'intesa, il direttore generale di Confocommercio Abruzzo Celso Cioni e l'assessore comunale alle Attività produttive Pierluigi Mancini.

Il laboratorio dovrà supportare il comune nell'elaborare progetti per riqualificare e rigenerare il tessuto urbano del centro storico e favorirne il ripopolamento attraverso una ricollocazione razionale di uffici, attività commerciali e artigianali. A guidarlo sarà l'architetto Angelo Patrizio, responsabile del settore urbanistica e progettazione urbana di Confocommercio nazionale.

Ma di cosa si tratta esattamente? In buona sostanza, di una sorta di task force composta da esperti che dovrà lavorare in sinergia con i settori comunali, agganciandosi ad altri progetti e iniziative, come il bando Fare Centro, l'intesa - firmata dal comune e da varie associazioni di categoria - che ha introdotto un tetto agli affitti dei locali commerciali e le esenzioni tributarie pluriennali deliberate dall'amministrazione per quanti vorranno aprire negozi di qualità capaci di valorizzare il contesto urbano.

L'obiettivo è duplice: evitare che il ripopolamento del centro avvenga in maniera caotica - senza un disegno o una programmazione urbanistica - e favorire una certa differenzianzione merceologica. Il che vuol dire stop all'apertura indiscriminata di pub e birrerie e ritorno in centro delle attività che c'erano prima del terremoto e che rendevano il centro dell'Aquila così caratteristico.      

A tal proposito, ha annunciato Cialente, comune e organizzazioni di commercio e artigianato fisseranno regole e paletti più rigidi per tutte le attività di somministrazione di cibi e bevande: "Dovranno avere dei requisiti molto stringenti, in primis l'isolamento acustico ma anche gli orari e la qualità dei locali. Il centro dovrà trasformarsi in un centro commerciale naturale con locali di grande qualità".

Nel frattempo, ha affermato sempre Cialente, a dare l'esempio saranno alcuni uffici pubblici. A breve, ha detto il primo cittadino, dovrebbero tornare in centro alcuni uffici comunali (nei locali dell'ex standa, su corso Federico II), le poste (probabilmente a via Verdi), la direzione regionale e provinciale del ministero della Pubblica Istruzione (nel palazzo che si trova a "capo piazza", quello ospitava la banca di roma). Tutti uffici frequentati dai cittadini, che garantirebbero un flusso importante di presenze giornaliere, soprattutto mattutine.

Sempre nell'ottica del ripopolamento del centro, per quanto riguarda il comune, ha dichiarato Cialente, fermo restando si farà la sede unica ("Non è possibile avere cinque sedi con i dirigenti che nemmno si parlano tra loro"), in centro dovrebbero rimanere, invece, a palazzo Margherita e via Maiella, sportelli per cittadini e attività di front office.

Ultima modifica il Venerdì, 09 Giugno 2017 16:08

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