Lunedì, 03 Luglio 2017 21:11

Ferrovia veloce Pescara-L'Aquila-Roma: spunta un nuovo progetto

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Una nuova tratta ferroviaria L’Aquila–Roma come parte integrante di un progetto più ampio, quello di un nuovo corridoio del Mediterraneo che metta in connessione la regione di Barcellona con l’area balcanica attraversando le regioni di Lazio e Abruzzo e collegando tra loro in particolare i porti di Civitavecchia e Ortona.

Sono i punti nodali del progetto di cui si è discusso ieri nella commissione Territorio del Consiglio regionale, presieduta da Pierpaolo Pietrucci, alla presenza di vari sindaci e rappresentanti istituzionali dei comuni dell’Aquilano, tra i quali il neoeletto sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.

L'ipotesi progettuale, elaborata da due ingegneri aquilani, Fabio Fiori e Antonio Cicone, punta da un lato a modernizzare i tracciati già esistenti (Pescara – L’Aquila e L’Aquila - Scoppito) e in parte a realizzare ex novo una tratta che colleghi Scoppito e Fara Sabina (in particolare Passo Corese, dove è in corso di realizzazione di un nuovo polo logistico, il più grande scalo merci del Centro Italia). A completare l'opera, infine, contribuirebbe il collegamento tra Fara Sabina (Passo Corese) e Civitavecchia.

Il progetto, inoltre, prevede anche la realizzazione di una bretella Rieti-Rocca Sinibalda che, immettendosi direttamente sul nuovo tratto Passo Corese-Scoppito, permetterebbe ai passeggeri provenienti dal comune dell’entroterra laziale di arrivare a Roma senza passare più per Terni e Orte.

Una soluzione migliore, a detta degli ingegneri autori dello studio, rispetto a quella contenuta nel vecchio progetto della ferrovia Rieti-Passo Corese, inserito nell’ormai lontanissima legge Obiettivo. Una proposta ferma da anni nei cassetti del Cipe: “Quel tracciato" dice uno dei due ingegneri "costeggiando la Salaria e collegando solo Rieti a Passo Corese, sarebbe limitativo. La nostra proposta, invece, guarda a più territori, sarebbe un progetto sinergico che vedrebbe impegnate insieme Regione Lazio e Regione Abruzzo insieme”.

I costi del progetto – che in sintesi prevede la costruzione di una nuova linea veloce a doppio binario tra Scoppito e Passo Corese, con tanto di viadotti e gallerie, e, contestualmente, il potenziamento e l’adeguamento delle linee già esistenti, ossia la Rieti-L’Aquila-Sulmona e la Roma-Avezzano-Pescara - si aggirerebbero intorno al miliardo e mezzo di euro, che salirebbero a due includendo anche il tratto Rieti-Rocca Sinibalda.

E’ chiaro che, essendo il progetto ancora in fase poco più che embrionale, le coperture finanziarie sarebbero tutte da trovare: “Ci impegniamo a continuare ad approfondire la fattibilità di questa soluzione” afferma Pietrucci “e a verificare la possibilità di alleanze e collaborazioni con la Regione Abruzzo, la Regione Lazio e i territori laziali interessati. Il sottosegretario Camillo D'Alessandro sta lavorando sulla nuova programmazione e ha dato la disponibilità ad approfondire il nuovo studio”.
 
La proposta di cui si è discusso in commissione Territorio si pone come alternativa sia rispetto allo studio di fattibilità commissionato dalla Fondazione Carispaq e presentato appena due settimane fa da Americo Di Benedetto in campagna elettorale alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (proposta che a questo punto è destinata a essere archiviata come pura trovata elettorale) sia rispetto al progetto di velocizzazione della tratta Pescara-Roma sponsorizzato da Luciano D’Alfonso. Progetto che il governatore ha rilanciato durante Fonderia Abruzzo davanti al ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, suscitando la reazione di Pierluigi Biondi, che ha chiesto a D’Alfonso di non escludere L’Aquila dagli investimenti infrastrutturali.

Ultima modifica il Martedì, 04 Luglio 2017 18:10

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