Venerdì, 21 Luglio 2017 15:28

Scuole: Tar accoglie ricorso avverso la riapertura parziale del Cotugno

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Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da un gruppo di genitori degli alunni del Liceo Cotugno dell'Aquila in merito alla disposizione della Provincia dell'Aquila che, in marzo, aveva deciso la parziale riapertura dell'Istituto.

Con sentenza pubblicata ieri, la Camera di Consiglio riunita il 19 luglio scorso - con l'intervento dei magistrati Antonio Amicuzzi, Presidente, Paola Anna Gemma Di Cesare, Consigliere, e Lucia Gizzi, Primo Referendario, Estensore - ha giudicato la domanda cautelare istruita dagli avvocati Luciano Dell'Orso e Rosario Panebianco "fondata" e, come tale, da accogliere. 

Il Tribunale Amministrativo, "ad un sommario esame, alla luce della relazione depositata dal verificatore", ha disposto a carico dell'Amministrazione provinciale il "riesame del provvedimento gravato - datato 8 marzo 2017 - previa effettuazione delle verifiche necessarie a valutare l’effettivo grado di conformità o non conformità dell’edifico sito in L'Aquila, via Leonardo da Vinci n. 8, ospitante il Convitto Nazionale D. Cotugno, alle norme tecniche di cui al DM 14.1.2008".

Dunque, il Tar Abruzzo (Sezione Prima), ha accolto la domanda cautelare e per l'effetto:

  • ha sospeso l’efficacia del provvedimento gravato nei termini di cui in motivazione;
  • ha fissato per la trattazione di merito del ricorso la seconda udienza pubblica di maggio 2018.

Insomma, il provvedimento della Provincia che aveva deciso di riaprire, seppure parzialmente, l'Istituto è stata sospesa e, al momento, i ragazzi non potrebbero tornare a scuola; l'Ente dovrà effettuare ulteriori verifiche per valutare l'effettivo grado di conformità dell'edificio, considerato che la perizia depositata dal 'verificatore', il delegato del vicecapo del Dipartimento nazionale di Protezione civile che, alla fine di maggio, aveva preso il posto del tecnico indicato dal direttore generale della Direzione per gli interventi in materia di edilizia scolastica del Miur che aveva fatto un passo indietro, non ha chiarito affatto le perplessità sulla idoneità statica e l'agibilità sismica dell'edificio. 

Ora, a meno di due mesi dall'inizio dell'anno scolastico è difficile credere che la Provincia - che attende l'elezione del presidente, il 30 luglio prossimo - riesca a produrre le verifiche necessarie, considerato pure che non è andata in porto la convenzione che Regione Abruzzo voleva stipulare con ReLuis per stilare un protocollo e delle procedure standardizzate da applicare nelle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici dell’aquilano. L’intesa è saltata principalmente per questioni giuridico amministrative - non sarebbe stato possibile fare affidamenti diretti alla ReLuis, un’azienda privata - anche se c’è chi sussurra che si siano messi di traverso Protezione civile e Consiglio superiore dei lavori pubblici. E anche si riuscisse, andrebbero valutati i risultati emersi per capire se l'edificio potrebbe riaprire le porte, oppure no.

Dunque, non resta che individuare una soluzione alternativa: il comitato scuole sicure, per voce di Massimo Prosperocco, ha parlato della ex Optimes come unica soluzione possibile; anche il sindaco Pierluigi Biondi pare orientato a verificare la fattibilità dell'ipotesi sul tavolo, sostenuta con forza dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Certo è che, comunque, pur avviando l'iter immediatamente, ci vorrebbero almeno 4 mesi per concludere i lavori necessari e, dunque, fino a gennaio andrebbe cercata una soluzione provvisoria. Senza considerare che, ad oggi, non si conosce l'indagine di vulnerabilità dell'edificio ex Optimes.

 

Prosperococco, comitato Scuole sicure: "Ex Optimes unica soluzione alternativa"

"Se la sentenza è confermata" commenta a caldo Massimo Prosperococco, del comitato Scuole sicure "si tornerebbe alla situaizone di aprile ovvero alla chiusura del Cotugno e ai doppi turni. Noi, come comitato Scuole sicure, siamo contro i doppi turni: lo abbiamo sempre detto e lo abbiamo ribadito anche alla nuova amministrazione. Bisogna trovare una soluzione in tempi rapidi. Nell'attuale situazione emergenziale, la migliore che abbiamo prospettato, quella verso la quale sembra si stia dirigendo anche la politica, è l'ex Optimes. Non è la migliore in assoluto ma è la più praticabile nell'immediatezza, perché i lavori che vanno effettuati per adeguare la struttura a ospitare gli studenti del liceo richiederebbero meno tempo".

Il costo dei lavori, aggiunge Prosperocco "ci è stato stimato intorno ai 400/500 mila euro. Ovviamente prima andrebbe fatta anche un'indagine di vulnerabilità sull'edificio. Bisogna essere realisti: se l'iter si avvia subito, in maniera veloce, per settembre non si farebbe comunque in tempo, perché la durata dei lavori è di 90/120 giorni. Se ne riparlerebbe, pertanto, a gennaio. Nel frattempo, dunque, vanno pensate, escludendo i doppi turni, altre soluzioni. Certo non sarà facile né per i ragazzi né per i docenti. Purtroppo si è perso molto tempo. Se a febbraio ci avessero ascoltato, oggi non saremmo a questo punto".

 

Ultima modifica il Domenica, 23 Luglio 2017 13:32

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