Fermato per il furto di un cellulare, viene trovato in possesso, nella sua abitazione, di una refurtiva composta da oltre 500 articoli, per lo più oggetti elettronici ma anche armi bianche e rame.
Per questo un cittadino romeno di 45 anni, M.O, è stato denunciato per furto e ricettazione. Per lo stesso reato sono stati deferiti all’autorità giudiziaria altri due suoi connazionali, L.A.M. di 60 anni e O.I. di 56, accusati di essere suoi complici.
Tutto è partito da un’operazione di controllo del territorio compiuta dalla Squadra Volante lo scorso 30 luglio, nel corso della quale M.O, con diversi precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio, è stato identificato come autore del furto di un telefonino verificatosi a giugno.
Rintracciato in un centro commerciale, a seguito di una perquisizione è stato trovato anche in possesso anche di un taglierino.
Subito dopo la perquisizione personale è scattata quella domiciliare. Nell’abitazione che l’uomo divideva con gli altri due connazionali denunciati, è stato trovato un vero e proprio magazzino di merce rubata: 511 oggetti provento di furti avvenuti negli ultimi tempi nell’Aquilano.
Una refurtiva composta da apparecchi elettronici, componenti di termoidraulica, materiale elettrico da assemblaggio, strumenti meccanici, decine di telefoni cellulari, computer portatili, dipinti, un gruppo elettrogeno, armi bianche e altri oggetti utilizzati per commettere furti (“spadini” ecc.), materiale in rame.
Tutta la refurtiva è stata sequestrata.
La polizia sta facendo degli accertamenti per risalire a tutti i proprietari degli oggetti rubati, alcuno dei quali sono già stati identificati.
M.O. è stato denunciato per il furto del cellulare, per possesso ingiustificato di coltello, nonché, unitamente agli altri due cittadini rumeni, per la ricettazione di tutta la refurtiva rinvenuta.