"Cosa si nasconde dietro l'operazione Sangritana Spa e lo smembramento della Società regionale dei trasporti TUA?".
Se lo chiedono Franco Rolandi, Filt Cgil regionale, e Rita Innocenzi, segreteria regionale Cgil, che hanno convocato per domattina, a Pescara, una conferenza stampa: il sindacato intende così ribadire la contrarietà alla proliferazione di Società partecipate ed alla inutile moltiplicazione di ruoli e strutture "che sembrano rispondere unicamente a convenienze politiche". Verrà illustrata la posizione della Cgil rispetto al progetto regionale di riorganizzazione del Trasporto pubblico locale preannunciato a seguito del recente passaggio legislativo in Consiglio regionale, delle nuove norme di modifica delle disposizioni in materia di riforma sulle Società partecipate nonché del confronto di merito avuto con la Regione Abruzzo.
"L'assenza di provvedimenti legislativi in materia di regole sui servizi minimi - nonostante i formali impegni assunti oltre un anno fa dalla Regione - sta generando una pericolosa 'giungla' che, permanendo il vuoto legislativo, si trasformerà in un contesto ingovernabile", denunciano Rolandi e Innocenzi. "L'ipotesi di rendere commerciali e non più garantite, in termini di quantità e di accessibilità economica dei servizi, alcune importanti tratte interregionali comporterà, di certo, una pesante penalizzazione delle aree interne (come, peraltro, rilevato dal Sindaco della Città dell'Aquila) oltre che un futuro incerto in termini di garanzia degli attuali livelli occupazionali per il personale impegnato in tali servizi".
L'affidamento In House alla Società regionale dei trasporti, positivo per sua natura, soprattutto quando si tratta di servizi da garantire nelle aree a domanda debole, "è percorribile tecnicamente e giuridicamente con modalità diverse da quelle ipotizzate dalla Regione", se ne dice convinto il sindacato. E domattina, appunto, tali modalità verranno illustrate dettagliatamente. In tale occasione verranno affrontati anche i temi relativi all'aggregazione societaria delle aziende pubbliche esercenti TPL nella regione Abruzzo (AMA L'Aquila, CERELLA Vasto, SISTEMA) nonché la mancata riorganizzazione delle concessionarie private e la mancata attuazione del biglietto unico.